29 Marzo 2024, venerdì
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Scende il potere dell’acquisto delle famiglie del 3,7%

A cura di Ionela Polinciuc

Secondo alcune recente ricerche è stato evidenziato il fatto che il 13% delle famiglie italiane ritiene il proprio reddito insufficiente a far fronte alle necessità primarie, vale a dire alle spese irrinunciabili come i generi alimentari, oppure le spese legate alla casa come l’affitto, il mutuo, le bollette, e cosi via. a pandemia e successivamente la guerra, ha messo in ginocchio tantissime famiglie che già prima facevano tanto fatica ad arrivare a fine mese.

Ebbene, al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa dell’Unione consumatori di oggi 5 aprile 2023.

Istat: potere d’acquisto -3,7%

Unc: dato grave e preoccupante

Secondo l’Istat, nel quarto trimestre 2022 il potere d’acquisto delle famiglie è sceso del 3,7% rispetto al trimestre precedente.

“Dato grave e preoccupante. L’inflazione, come denunciamo da anni, ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Un nodo che presto verrà al pettine sotto forma di una caduta dei consumi che per il momento, grazie alla flessione del tasso di risparmio, reggono, continuando a salire, +3%, ma in termini nominali, non reali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Insomma, gli italiani intaccano i loro risparmi nel tentativo vano di mantenere il loro tenore di vita, ma la perdita del potere d’acquisto, il caro bollette e il costo della vita alle stelle avranno ripercussione sulla crescita della nostra economia. Se anche si riuscirà a sfuggire dalla recessione si crescerà del solito zero virgola. Per questo urge che il Governo riveda il decreto sulle bollette, ripristinando tutti gli aiuti introdotti da Draghi almeno fino a che i prezzi di luce e gas non torneranno ai livelli pre-crisi del 2020. Servono anche provvedimenti di carattere strutturale, come la scala mobile all’inflazione programmata, che consentano di adeguare gli stipendi al costo della” conclude Dona.”

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