4 Maggio 2024, sabato
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Chi prendere in giro un collega omosessuale, cosa rischia?

COLLEGA OMOSESSUALE: PRENDERLO IN GIRO, COMPORTEREBBE DEI RISHI?

Deridere una persona con un orientamento sessuale diverso dal nostro è un atto
davvero ingiusto. Ognuno di noi è libero di scegliere chi amare, come amare e cosa
fare del nostro corpo. Sarebbe consono imparare a capire, che un uomo che ama un
altro uomo o una donna che ama un’altra donna, non toglie niente a nessuno.
Nel corso dei secoli, il mondo ha subito repentini cambiamenti a cui l’umanità ha
saputo adattarsi con grande sportività considerando il tutto come normale processo
evolutivo. Perché, quindi, non aprire le menti e vederla come un’ennesima scelta
normale? Qual è il concetto di ‘’normalità’’, di questi tempi?
A ragion di questo, nella vita di tutti i giorni, il considerato ‘’diverso’’, è spesso preso
di mira dalla società. Il posto di lavoro, laddove un normalissimo impiegato
passerebbe almeno un quarto della sua giornata, non è di certo escluso da questo
pietoso contesto.
Muovendoci, dunque, nel caso specifico del lavoro vediamo insieme quali
conseguenze avrebbe un individuo in caso di discriminazione dell’altro.
Grazie ad una recente manovra della Cassazione, anche l’Italia, a differenza di molti
altri paesi europei in cui l’ingiustizia è già perseguibile legalmente da anni, ha
conosciuto i rischi e le conseguenze che possano scaturire nell’offendere un collega
omosessuale. Una proposta di legge, per rendere impugnabile questo reato, fu
presentata già nel 2021 con il DDL di Zan ma non fu mai approvata in Parlamento.
Pertanto, la Cassazione ha potuto agire solo in veste civilistica nel senso che può
intimare il provvedimento solo attraverso il licenziamento dell’offensore da parte
del datore di lavoro. La diffamazione, quindi, può essere soggetta a sanzioni legali
che conseguono il risarcimento per danni (morali).
Esattamente in campo lavorativo, sono state prese delle ‘’misure di sicurezza’’
nell’abbracciare una serie di normative antidiscriminatorie nella sfera sessuale che
giudicano discriminatorie ed indignitosi tutti i gesti e le parole che vertono sul
concetto di molestia (attiva e passiva).
E’ chiaro a questo punto, che chi offende e discrimina può provocare anche traumi
psicologici rendendo il clima di lavoro pesante ed ostile gravando fortemente sulle
capacità lavorative dell’offeso. Per tanto, può essere licenziato.

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