25 Aprile 2024, giovedì
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Relazione disfunzionale: “L’amore tossico”

Di Mambro Dolores Docente e Pedagogista

Ognuno nella vita ha sperimentato un sentimento d’amore per l’altra persona, nutrendo un bene incondizionato basato sul rispetto e stima.
L’amore è una molteplicità di emozioni e comportamenti, un sentimento umano complesso e declinabile in varie forme, per il quale ogni individuo ha una personale concezione, ma in generale il concetto di puro e vero amore prevede felicità, affezione viva verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare benessere e senso di libertà. Scegliere di stare insieme ad un partener dovrà rappresentare un valore aggiunto alla nostra persona e alla nostra vita. Instaurare un rapporto d’amore sano presuppone principalmente il rispetto reciproco e la condivisione di momenti, pensieri e progetti di vita. I partener sanno aiutarsi a vicenda, comunicare e trovare insieme soluzioni ai vari problemi che si possono
incontrare.
Il benessere e la stabilità di una relazione d’amore sono legati alla qualità del sentimento piuttosto che dalla quantità nel quale l’amore sano viene tutelato, costruito mediante un processo di crescita costante.
Diversamente invece in una relazione disfunzionale uno dei due partener tende a prevaricare, manipolando e controllando l’altro, con ossessività il quale antepone i propri bisogni a quelli dell’altro. Mediante atteggiamenti, prevaricatori e violenti con una forte tendenza ad ostacolare la libertà del partener con il volere l’allontanamento di altre persone compresi familiari e amici.
Il partener diventa la principale fonte di gratificazione, interesse e tutto ruota attorno a lui/lei. Un legame simbiotico e ossessivo paragonabile alla dipendenza di una sostanza.
Tale tossicità si traduce in comportamenti che tendono a dominare, sminuire e i segnali tipici a cui fare riferimento quando la relazione diventa disfunzionale sono la violenza fisica, verbale, litigiosità, gelosia cieca e ossessiva, denigrazione, oppressione, isolamento, instabilità e repentini cambiamenti di ruolo.
Non si comunica, c’è costante conflittualità, assenza di un clima sereno e per la continuità o l’intermittenza di litigi non si riesce ad uscire dal meccanismo di chi domina e manipola l’altro indifeso e fragile. La vittima crede che il partener abbia ragione considerando le gratuite e feroci
critiche e nel tempo stesso l’aggressività conferisce maggiore forza al partner prevaricatore.
La relazione tossica annulla il piacere dello stare insieme, non vi è equilibrio e si resta invischiati in un circolo vizioso nel quale si è sballottati da un vortice emotivo all’altro, illusi di sentirsi meravigliosamente bene per poi cadere nel malessere più profondo, triste e frustante di incomprensione. Per giustificare a volte si ricorre alla paura della solitudine e dietro alla medesima paura si
nasconde spesso una bassa autostima. Così che la voglia di avere accanto ad ogni costo quel tipo di partner pur di non sentirsi soli o per il timore del giudizio altrui.
L’amore tossico causa disagio psicologico, una vera e propria minaccia per il benessere personale.
Occorre convincersi che un amore sano nasce dal rispetto di se e dall’autoaffermazione, non dalla sottomissione ne dal dominio. Riflettere su se stessi, prendere coscienza e assumere un atteggiamento razionale, riconoscendo i propri confini.
Riprendendo in mano la propria vita anche mediante il supporto di uno specialista.
La chiave di volta per spezzare la catena ed uscire da un rapporto malsano è rimettere insieme i pezzi della propria autostima, superando la paura di restare soli mediante la volontà e la motivazione verso un unico obiettivo primario, ritrovare il benessere e il valore verso sé stessi.

“L’amore è la più saggia delle follie,
un’amarezza capace
di soffocare, una
dolcezza capace
di guarire.”
William Shakespeare.

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