La retribuzione è la principale obbligazione in capo al datore di lavoro. In ambito di retribuzione interviene addirittura la Costituzione [2], che stabilisce che il lavoratore debba essere retribuito proporzionatamente al lavoro svolto e sufficientemente per poter godere di assicurare a sé ed ai propri familiari un’esistenza libera e dignitosa.
Il datore è tenuto a numerosi altri obblighi ed adempimenti a tutela dei lavoratori.
Prima di tutto, bisogna sapere che durante l’intero svolgimento del rapporto lavorativo, il datore di lavoro non può attuare discriminazioni (dirette o indirette) per ragioni legate a razza, origine etnica, religione, convinzioni personali, handicap, età e orientamento sessuale.
Il principio di parità di trattamento riguarda tutti i lavoratori e si estende dal momento di accesso all’occupazione (per la fase preassuntiva) all’intera fase di svolgimento del rapporto, inclusi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento.
Inoltre, Il datore di lavoro è obbligato a corrispondere i contributi previdenziali, obbligatori ed eventualmente integrativi, alla gestione di previdenza alla quale è iscritto il dipendente (che dipende dall’inquadramento fornito dall’Inps). In particolare:
applica l’aliquota di finanziamento sulla retribuzione imponibile previdenziale corrisposta al lavoratore;
trattiene la quota a carico del lavoratore;
calcola la quota a proprio carico;
versa la contribuzione dovuta entro il 16 di ogni mese, tramite modello F24.
Gli obblighi del datore di lavoro, in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, sono numerosi:
valutare tutti i rischi connessi all’attività lavorativa e all’organizzazione, nonché i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria, nei casi in cui è prevista (ad esempio, lavoratori addetti ai videoterminali per almeno 20 ore settimanali medie);
nomina degli addetti alla gestione delle emergenze (antincendio, primo soccorso, etc.);
affidamento degli incarichi e delle mansioni ai lavoratori tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
fornitura dei dispositivi di protezione individuali ai lavoratori (guanti, mascherine, etc.);
consentire l’accesso a determinate zone o attrezzature solo ai lavoratori con istruzione e addestramento specifico;
tenere conto delle capacità e delle condizioni dei lavoratori in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
comunicare al medico competente, nei casi di sorveglianza sanitaria, la cessazione del rapporto di lavoro;
inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria;
far frequentare ai lavoratori i corsi obbligatori di formazione in materia di salute e sicurezza (minimo 8 ore, in base alla classe di rischio dell’azienda).
Sono giustificate le differenze di trattamento dovute a caratteristiche che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell’attività stessa, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza e purché la finalità sia legittima.
Il datore di lavoro, entro le 24 ore precedenti l’inizio del rapporto lavorativo, tramite il modello Unilav deve comunicare l’assunzione attraverso la Co.