A cura di Ionela Polinciuc
Quante volte abbiamo sentito dire che la musica fa bene all’anima? A chi non è mai capitato di ascoltare in radio un brano musicale che “risuonasse” dentro, al punto di evocare ricordi lontani con le emozioni ad essi associati o ancora di ascoltare un brano musicale che avesse come effetto quello di cambiare il proprio umore magari positivamente? È il potere della musica!
Ebbene, al riguardo, abbiamo intervistato Alberto Selly.
Quando ha deciso di dedicarsi alla musica?
La musica mi è sempre appartenuto. Ho iniziato quasi per gioco all’età di 9 anni. Iniziai in un programma televisivo condotto dalla grande attrice Anna Campori. Il programma si chiamava ‘’tombolino’’ e li fù il mio esordio. Dopo poco, decisi di fare questo lavoro seriamente, presi lezioni di canto da un maestro, Claudio Esposito e nel ’81 c’è stata la mia prima incisione discografica. All’epoca, incisi il mio primo 45 giri. Nel ’83, il mio secondo 45 giri. Nel ’85 c’è stato il mio primo 33 giri con un’etichetta storica La zeus Record di fratelli Barrucci.
Perché il genere neomelodico? Quali sensazioni/emozioni vuole trasmettere al pubblico?
Quando io sono nato, non esisteva il genere neomelodico. Nell’anni ’90, proprio nell’apice del mio successo, nacque questa etichetta che significa nuova melodia. Il mio genere è la tradizione che si rinnova. Nel libro di Antonio Sciotti uscito quest’anno che si chiama ‘’ i divi della canzone comica’’ il mio nome viene messo in risalto tra i grandi della musica comica
Quali artisti hanno influenzato la sua scelta musicale?
In particolar modo Renato Carosone per la sua genialità. Per il linguaggio dei gesti Nino Taranto che ogni qualvolta che lo vedo, io mi incanto.
Progetti attuali e futuri?
C’è stato un brano che quest’anno ha spopolato tutte le piattaforme, in particolar modo su TIK-TOK che si chiama ‘’ tengo ‘a capa che fa boom boom’’ ma non è il solo.
In futuro ci sono delle proposte che magari non le dico ancora perché sono un po’ scaramantico. Intanto mi godo il presente.
