L’assegnazione della casa, non è la conseguenza della scoperta di una relazione adulterina ma il frutto di una scelta, da parte del giudice, volta a tutelare la prole.
Bisogna sapere che Il giudice riconosce il diritto di abitazione nell’ex casa familiare al coniuge che, pur non essendone proprietario, ottiene dal giudice la “collocazione” dei figli minori o maggiorenni non ancora autosufficienti. In pratica, per dirla con parole brutali ma semplici, si prende la casa chi si prende i figli.