Il divieto di utilizzare stufe e caminetti a legna parte da una direttiva europea del 2013 che prevedeva delle limitazioni al loro uso per migliorare la qualità dell’aria.
La certificazione, chiamata ”Aria Pulita”, interessa stufe, camini e caldaie a pellet ad uso domestico con potenza, quindi, inferiore a 35 kW e verifica la conformità rispetto alle emissioni e al rendimento. In particolare, classifica i generatori di calore tenendo conto di questi parametri:
rendimento;
emissioni di particolato primario (PP);
ossidi di azoto (NOx);
composti organici totali (COT);
monossido di carbonio (CO).
I generatori devono avere un’etichetta sulla quale devono essere indicati con un codice identificativo:
l’azienda produttrice;
l’anno di certificazione;
il numero progressivo dell’apparecchio certificato;
un QR Code che rimanda al sito della certificazione e all’elenco completo dei prodotti certificati con le relative informazioni tecniche.
Sulla base di questi parametri, stufe, caldaie e camini a biomasse di legna vengono classificati in questo modo:
1 stella: ha il minimo indispensabile secondo la normativa;
2 stelle: -40% emissioni pellet, – 46% emissioni legna;
3 stelle: – 60% emissioni di polvere rispetto al mercato;
4 stelle: -70% di emissioni rispetto ai prodotti ad 1 stella.