16 Aprile 2024, martedì
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Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2022 : premiata Anna Maria Stefanini


A cura di Ionela Polinciuc

“Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2022”: Un grande evento che rende concreto l’incontro tra artisti e culture, facendo conoscere le arti in tutte le sue sfaccettature. Premio Internazionale Spoleto Art Festival è ormai un appuntamento che ruota attorno all’ampio concetto di patrimonio culturale, aspetto fondamentale che va preservato e valorizzato, e dal quale non si può prescindere per la crescita e lo sviluppo di una comunità.
Tra i premiati, per il secondo anno consecutivo, la docente e giornalista viterbese Anna Maria Stefanini, che abbiamo intervistato. Riceve il prestigioso riconoscimento internazionale Spoleto Art Festival letteratura 2022. Le è stato conferito anche il Premio “L’arte è un atto d’amore” G.Menotti.
Ha ricevuto un prestigioso premio a Spoleto, cosa rappresenta per Lei questo riconoscimento?
Per scelta professionale e personale, ho sempre guardato alla lingua, in tutte le sue varianti, dall’italiano formale ai dialetti, come un materiale plastico da manipolare per generare prodotti capaci di coprire tutti i fabbisogni espressivi e comunicativi delle persone, dall’articolo generalista di cronaca quotidiana sino ai versi destinati a penetrare nelle profondità nascoste della coscienza.
Tuttavia non avrei mai creduto che questo risvolto del mio rapporto con la materia linguistica potesse un giorno meritarmi un posto di rilievo in un “tòpos” delle arti come Spoleto. Il premio di quest’anno mi gratifica molto.
Il premio internazionale alla letteratura ricevuto anche quest’anno per l’opera poetica presentista rappresenta per me un’ulteriore conferma e un incentivo per il mio impegno nella diffusione della cultura e della poesia.
La tutela, lo sviluppo e la promozione delle opere, delle attività e dei valori della cultura si collocano necessariamente al centro degli obiettivi di crescita civile e sociale.
Progetti futuri?
I miei progetti futuri? Per l’immediato sono soprattutto due.
Il primo è di riuscire a pubblicare un nuovo libro di poesie, per il quale ho già pronto il materiale e persino il titolo: “La fenomenologia delle ombre” e un libro di filastrocche per bambini.

Il secondo è quello di promuovere un gemellaggio culturale tra Viterbo e Spoleto, per il quale ho già elaborato alcune direttrici di sviluppo; ma per questo occorre attendere i tempi lunghi della politica.

Lei pensa che la cultura oggi come oggi è stata messa un po’ nel dimenticatoio da tanti noi? Se sì, perché?

È sempre difficile per i contemporanei giudicare la contemporaneità, tuttavia mi sembra che la tecnocrazia avanzante stia sempre più interferendo con i bioritmi naturali e con i patrimoni culturali dell’umanità e i grandi canali di comunicazione di massa stiano sempre di più praticando l’uniformità linguistica e di pensiero. So che lei è un’importante giornalista e quindi avrà certamente notato come le redazioni chiedano articoli brevi, semplici, con grossi titoli ma poveri di creatività linguistica.
Dante, che della creatività linguistica è stato il massimo maestro, avrebbe molto da ridire…
Che messaggio ha da trasmettere ai nostri lettori?
Un messaggio per i suoi lettori? Di essere affamati di leggere con spirito critico, ma soprattutto di fermarsi ad ascoltare, in questa società che va sempre di corsa, con calma, le proprie emozioni.

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