A Reggio Emilia è successo un fatto illegale. Una persona di origine albanese è rientrato nel nostro Paese dopo che era stato espulso fino al 2024 a causa di provvedimenti a livello penali. Aveva scelto di travestirsi da un muratore ma è quasi stato subito beccato. La polizia locale, era di passaggio, dove a notato ben 3 persone che lavoravano vicino alla calce. Subito è scattato il controllo dei documenti. Il 30enne che non ha mostrato i documenti perché non c’è li aveva, è stato portato in Questura dove sono stati capaci di controllare in realtà chi era.
L’uomo una volta espulso aveva deciso di tornare in Albania dove si è sposato ed ha acquisito il cognome della moglie per rientrare poi quasi subito in Italia, ma grazie a ricerche gli agenti hanno scoperto che era un nome non vero. Non sapendo come identificarlo, hanno proceduto con i rilievi dattiloscopici, dove hanno capito chi era. Ora del reato non ne dispone solo lui, ma anche il ‘capo’ che ha deciso di farlo lavorare. E inoltre dovrà giustificare la presenza delle tre persone e fornire tutte le autorizzazioni dei lavori in corso.