Con 321 voti a favore, 259 contro e 27 astenuti, la Camera dei deputati ha votato la fiducia al governo Conte. Un risultato scontato ma sorprendente nei numeri, con oltre sei voti oltre la maggioranza assoluta richiesta, che significa ampia agibilità di governo a Montecitorio. Il match di andata va a Giuseppe Conte, atteso domani dalla partita di ritorno su un terreno di gioco molto più complesso come quello del Senato, e reso oltremodo caldo dalla presenza in contemporanea dei due grandi competitor politici del premier: Matteo Salvini e, prima ancora, Matteo Renzi.
Dal discorso di Conte tenuto questa mattina si spiega il programma sul quale chiede la fiducia non potendo risolversi in una mera elencazione di proposte, consapevole che una alleanza di forze politiche differenti poteva nascere solo sulla base di due discriminanti: valori costituzionali e solida conformazione europeista. Il Premier da risalto alla politica adottata per contrastare la diffusione del virus, primi in Occidente, ad introdurre misure restrittive alle libertà della persona, la scelta politica destinare più di 100 miliardi a sostegno di lavoratori, imprese, famiglie e categorie fragili con ristori proporzionali alle perdite. Lo Storico accordo Next Generation UE ha mutato il volto stesso dell’Unione Europea, frutto della scelta europeista dell’alleanza di governo. Nei momenti più difficili non si è mai rinunciato a porre basi del rilancio del Paese, con legge di Bilancio taglio cuneo fiscale stanziato risorse per molti altri interventi.
