La legge non fa alcuna differenza tra figli nati da una coppia sposata e quelli da una coppia di fatto, tra quelli di sangue e quelli adottati. Tutti i fratelli sono uguali e concorrono alla divisione del patrimonio ereditario secondo le medesime regole. Dunque, il fratello “acquisito” – perché avuto dal genitore con un’altra unione – ha gli stessi diritti degli altri.