26 Aprile 2024, venerdì
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Gualtieri e i suoi nuovi poteri “straordinari”: ora può escludere le Camere

Roberto Gualtieri, attuale ministro dell’Economia, può fare affidamento su “poteri straordinari” ovvero la “variazione di bilancio e successiva riassegnazione”.

Tutto nasce dall’articolo 4 del decreto 52 risalente allo scorso 16 giugno, il quale assegna al ministro dell’Economia ingenti poteri sull’intero ammontare degli aumenti di deficit in emergenza varati fino a questo momento nel corso del 2020.

Continuando a scorrere il testo leggiamo che “sulla base degli esiti del monitoraggio di cui al periodo precedente, al fine di ottimizzare l’allocazione delle risorse disponibili, è autorizzato, sentiti i Ministri competenti, ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio, anche mediante versamento all’entrata e successiva riassegnazione alla spesa di somme gestite su conti di tesoreria, provvedendo a rimodulare le predette risorse tra le misure di cui al primo periodo”.

Con unico limite: tutto può essere svolto “fermo restando quanto stabilito dall’articolo 169 , comma 6, secondo periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ad invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica”.

Traducendo il linguaggio burocratico, significa che Gualtieri avrà la possibilità non solo di monitorare e riorentare la spesa, ma potrà farlo senza passare né dal Parlamento né dal Consiglio dei ministri. Si tratta, in altre parole, di “un potere che – prosegue Il Corriere della Sera – non ha precedenti in democrazia su somme tanto vaste”.

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