30 Marzo 2024, sabato
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Esiste un fondo per chi non può pagare il fitto ?

Esiste un fondo per chi non può pagare il fitto ?

Risponde il Prof.Giuseppe Catapano

consulentedistrada@gmail.comRisultati immagini per sfratto

Per chi non ha soldi e non può pagare l’affitto non per sua colpa esiste il Fondo Morosi incolpevoli. Si tratta di un beneficio statale a favore di tutti gli inquilini di immobili a uso abitativo che si trovano in una situazione di sopravvenuta impossibilità a pagare il canone di locazione, per cause come la perdita o la consistente riduzione del reddito del nucleo familiare. In questo modo, lo Stato si fa carico di pagare, per conto loro, il padrone di casa.

Il licenziamento o la perdita del lavoro per qualsiasi causa non determinata dal colpa del lavoratore (ad esempio ristrutturazione, fallimento, sopravvenuta inabilità al lavoro, infortunio, cassa integrazione, ecc.) è una tipica ipotesi in cui si può accedere al fondo morosi incolpevoli.

Il richiedente, inoltre, deve:

  • avere un reddito ai fini Isee non superiore a 35 mila euro oppure un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26 mila euro;
  • aver ricevuto un atto di sfratto per morosità;
  • aver firmato un contratto di locazione registrato;
  • risiedere nell’immobile da almeno un anno;
  • non essere proprietario, usufruttuario, titolare del diritto di uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile e adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.
L’erogazione del contributo avviene ad opera del Comune. Si deve trattare di uno dei Comuni con alta tensione abitativa (in proporzione al numero di provvedimenti di sfratto per morosità emessi dal tribunali di ciascuna regione, come registrati dal ministero dell’Interno al 31 dicembre 2014, per il 30% tra le sole regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e, per il restante 70%, tra tutte le regioni e le province autonome, secondo una tabella allegata al medesimo decreto ministeriale).
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