20 Aprile 2024, sabato
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Immigrati ko con la crisi

La crisi non risparmia gli immigrati. Crescono gli stranieri residenti in Italia, ma le rimesse di denaro verso i paesi d’origine nel 2013 sono calate di quasi il 20%, con un flusso di denaro in uscita di 5,5 mld di euro. Dopo cinque anni di segno più, il trend si era invertito già nel 2012 (6,8 mld di euro, contro i 7,4 mld del 2011), ma lo scorso anno la frenata ha assunto dimensioni più evidenti. Un euro su cinque è diretto in Cina, anche se il paese del dragone subisce un crollo di circa il 60%. Si riduce così la distanza con la Romania, secondo paese per rimesse ricevute, salita al 16% del totale. È quanto emerge dalle statistiche diffuse ieri dalla Banca d’Italia, che ha fornito numeri disaggregati per provincia italiana di origine e paese estero di destinazione. L’andamento non sembra risollevarsi nemmeno nel 2014: nel primo trimestre dell’anno le rimesse all’estero sono state pari a 1.224 mln (con una prospettiva quindi di un’ulteriore diminuzione al di sotto dei 5 mld su base annua). Dall’analisi emerge che Roma, Milano e Napoli sono le province con il maggior numero di rimesse, mettendo insieme il 34% del totale. In valore assoluto, però, le tre città più popolose d’Italia hanno pesato nel 2013 per 1.861 mln di euro, quando nel 2011 tale dato era pari a 3.297 mln. Nella classifica delle province, subito dietro le grandi si trova Prato con 202 mln di euro: la comunità cinese ha spedito in patria 178 mln.

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