26 Aprile 2024, venerdì
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La regina dei trasporti? È lei, la bici, tu pedali e il governo ti paga

PARIGI – Se in Italia Matteo Renzi propone un bonus di 80 euro in busta paga per determinate fasce di lavoratori dipendenti, in Francia invece: tu pedali e il governo ti paga. Siamo in Francia, dove per promuovere gli spostamenti in bici, è stato lanciato un esperimento in collaborazione con 19 aziende situtate in varie zone del Paese. L’obiettivo francese? Raggiungere lo stesso livello di pratica del ciclismo dei paesi nordici, come i Paesi Bassi e la Danimarca.

BIKE TO WORK – Si chiama bike-to-work ed è un modo per incentivare i lavoratori a recarsi in ufficio, non in auto, ma in bici. L’idea è stata proposta dal ministro francese dei Trasporti Frédéric Cuviller, che a marzo, era alla ricerca di aziende volontarie che avessero voluto sperimentare il progetto.

VANTAGGI PER LE AZIENDE – In Francia solo il 2% dei lavoratori pendolari usa la bicicletta per andare in ufficio, con una percorrenza media di 3,4 km. Grazie al nuovo programma di rimborso al chilometro per i ciclisti, le aziende che hanno aderito al progetto potranno contare su un alleggerimento delle tasse da versare.

ANCHE 50 0 60 EURO AL MESE – Saranno in 10 mila i fortunati lavoratori che potranno veder crescere le propre finanze a colpi di pedali. Per sei mesi, infatti, i dipendenti che scelgieranno la due ruote per raggiungere il posto di lavoro guadagneranno un compenso di 25 centesimi per ogni chilometro percorso. Risultato? Se la distanza tra casa e ufficio è di 5 km, il compenso può raggiungere anche i 50 o 60 euro.

PIANO D’AZIONE PER LA MOBILITA’ ATTIVA – Il bike-to-work durerà fino al 1° dicembre e rientra nel “Piano d’azione per la mobilità attiva“, presentato dal ministro dei Trasporti lo scorso marzo. “A livello nazionale abbiamo un notevole ritardo rispetto ai nostri vicini europei“, aveva sottolineato in quella occasione Frédéric Cuvillier.

ULTERIORI INTERVENTI – Il Ministero dei Trasporti francese, inoltre, sta valutando di aumentare le sanzioni, da 35 a 135 euro, per gli automobilisti che parcheggeranno sulle piste ciclabili. Il denaro raccolto verrà utilizzato per migliorare le condizioni delle strade. Al vaglio anche misure per ridurre i limiti di velocità all’interno dei centri abitati e alcune modifiche alle norme di sicurezza. Massima attenzione, infatti, alla distanza che le automobili dovranno rispettare in caso di sorpasso di una bici.

 

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