Silvio Berlusconi dovrà versare a Veronica Lario 1,4 milioni di euro al mese. Ben 16,8 milioni di euro l’anno. Questa la cifra stabilita dalla sentenza di divorzio emessa il 18 febbraio, sentenza che sancisce il loro ritorno a “single”. Berlusconi deve alla ex moglie la cifra in un unica soluzione e un dubbio milionario sorge sulla liquidazione.
Veronica prenderà quei soldi per 10 anni o per 30? Un dubbio non da poco, che vale tra i 168 milioni di euro e i 504 milioni. Cioè oltre 300 milioni di euro di differenza. Un dubbio che non dipende solo dal denaro, ma anche dalle rispettive aspettative di vita di Berlusconi, che di anni ne ha 77, e di Veronica che ne ha 20 di meno.
Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera spiega che tutto inizia al tribunale di Milano con la richiesta di separazione da parte della Lario e di un versamento da 3 milioni di euro al mese:
“I giudici decisero che Berlusconi doveva versare a Veronica Lario tre milioni di euro al mese, o se si vuole centomila euro al giorno. Una cifra enorme (il Cavaliere ha comunque fatto appello chiedendo una riduzione) che, come prevede la legge, doveva garantire alla moglie separata di mantenere lo stesso tenore di vita di cui aveva goduto durante il matrimonio. Inoltre, doveva consentirle di affrontare senza problemi le enormi spese che comportava la gestione della villa di Macherio in cui risiedeva, una magione principesca che vale intorno ai 78 milioni di euro, con 70 stanze e un parco sterminato”.
Tre anni dopo è Berlusconi a richiedere il divorzio presso il tribunale di Milano, in cui l’assegno per Veronica viene dimezzato e qui nasce il contenzioso sul risarcimento. Pagare tutto subito o in “comode rate”? Se Berlusconi volesse saldare il debito con la Lario, la questione non sarebbe comunque semplice, perché dipenderebbe dall’aspettativa di vita dei due ufficialmente ex coniugi:
“Le trattative tra i due team legali ruoterebbero sul come parametrare la somma da liquidare in un’unica soluzione. A seconda di come lo si fa, ovviamente, il conto può portare a cifre notevolmente diverse. Partendo presumibilmente dalla base già fissata dal Tribunale di Monza, i legali di Berlusconi vorrebbero moltiplicare il milione e 400 mila al mese per gli anni di aspettativa di vita prevista per un uomo di oltre 77 anni (Berlusconi è nato il 29 settembre 1936), quelli della Lario per l’aspettativa di vita della signora, che di anni ne ha 20 di meno (è nata il 19 luglio 1956). Lo scarto è qualcosa intorno ai 300 milioni di euro in più o in meno”.