25 Aprile 2024, giovedì
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Gdf, fairplay con i contribuenti

Ufficiali e gentiluomini. L’efficacia delle verifiche della Guardia di finanza si fonda anche sui rapporti con il contribuente, rapporti che devono essere improntati al fairplay e alla speditezza. E dunque se durante gli accessi e le ispezioni il contribuente si mostra collaborativo gli ufficiali delle Fiamme gialle dovranno far di tutto, «ogni sforzo anche organizzativo con riferimento alla durata dell’intervento per porre il contribuente nelle migliori condizioni per rispondere alle richieste dei verificatori e fornire elementi probatori a suo discarico». È questo l’invito che arriva dalla circolare 2014 sull’attività ispettiva della Guardia di finanza firmata dal generale di corpo di armata Saverio Capolupo che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Nella circolare operativa si punta, quindi, nel capitolo sulla tutela delle entrate, ad assicurare una crescente qualità dei rilievi formulati e una maggiore efficacia in termini di concreto recupero per l’erario. Questi due obiettivi, secondo le strategie delle Fiamme gialle, potranno essere conseguiti, rassicurati anche dai risultati positivi del 2013, in prima battuta dalla selezione dei contribuenti da sottoporre a verifica, secondariamente dai più elevati rischi di evasione e maggiore pericolosità fiscale, e successivamente dalla distribuzione e concentrazione della ricchezza tra le diverse realtà economiche. Accanto a questi indici, i finanzieri dovranno far riferimento all’articolo 10, primo comma dello statuto del contribuente (i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede).

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