23 Aprile 2024, martedì
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Amnistia, su Renzi si scatena l’inferno

Matteo Renzi dice no ad amnistia e indulto, il premier Enrico Letta non è d’accordo, i ministri Emma Bonino e Flavio Zanonato lo attaccano e  il sindaco di Firenze va da Lucia Annunziata per spiegare la sua posizione. Su Renzi, che a Bari ha presentato ufficialmente la propria candidatura a guidare il Partito democratico, si è scatenata una tempesta politica, in particolare sui contenuti sul messaggio rivolto alle camere dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Renzi, che si era dichiarato contrario a ogni ipotesi di amnistia e indulto, intervenuto a In mezz’ora su Rai Tre ha spiegato: “Non ho parlato contro il presidente Napolitano, ho detto semplicemente che non sarebbe serio, educativo, responsabile sette anni dopo un indulto come quello del 2006 farne un altro.

Nella dialettica tra renziani, bersaniani e le altre correnti del Pd si è inserito perfino il capogruppo del Pdl alla camera, Renato Brunetta, che ha accusato Renzi di ogni nequizia, cioè di essere “per la droga libera, per l’immigrazione clandestina e  non solo”, perché “negando amnistia e indulto  dimostra di non volere alcuna riforma della giustizia: il messaggio del presidente della Repubblica era il caposaldo dell’azione di governo su questo tema che Letta aveva fissato chiedendo la fiducia”. Ma non è finita, perché Renzi, a Trento per la campagna per le amministrative del 27 ottobre è intervenuto di nuovo: “Non polemizzo con il presidente della Repubblica e il suo messaggio alle camere, ma il Pd ha il dovere come partito di discutere anche sulla Bossi-Fini e dobbiamo farlo superando la logica dell’emergenza”.

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