Luigi Rubino ed Antonio Formisano
Pazzesca argentina. In vantaggio per 2 a 0 al 73’ minuto, con un gol di Molina, innescato in area da una
invenzione di Messi nel primo tempo e il raddoppio arrivato nella ripresa su rigore trasformato dalla
“Pulce” argentina, dopo aver tenuto l’iniziativa per gran parte del match, i sudamericani perdono la testa e
subiscono la rimonta orange nei minuti finali dell’incontro firmata dal neo entrato Weghorst, autore di
una doppietta che manda le due squadre ai supplementari.
La partita all’avvio non ha offerto molte emozioni fino alla rete del vantaggio dell’Albiceleste. I ritmi del
match non cambiano nei minuti. Così al 71’ arriva il calcio di rigore per gli argentini. Dal dischetto Messi
con Noppert immobile.
A questo punto sembra fatto per l’Argentina. Invece Van Gaal dal suo cilindro magico trova la mossa giusta
inserendo l’attaccante Weghorst che sul finale dell’incontro prima di testa e poi di piede trova il pareggio
che consente di azzerrare tutto ed andare ai supplementari.
Nei supplementari è sempre la squadra di Scaloni a manovrare e rendersi pericolosa due volte con Lautaro
Martinez che costringe Noppert ad intervenire e Enzo Fernandez che centra il palo.
Si va poi alla lotteria dei rigori. Dal dischetto trasformano per l’Argentina: Messi, Paredes, Montiel e
Lautaro, autore dell’ultimo tiro dagli 11 metri che decide la qualificazione argentina, insieme all’altro
Martinez, il portiere dell’Albiceleste autore di due parate su tiri degli olandesi Van Dijk e Berghuis. Sbaglia
invece Fernandez che spedisce fuori. Tra gli olandesi vanno in gol invece Koopmeiners, Weghorst e De Jong.
Luigi Rubino ed Antonio Formisano
