Il 25 settembre la Marina Militare del Marocco, dopo aver avvistato un barcone carico di migranti, ha aperto il fuoco. Il bilancio della sparatoria, avvenuta nelle acque del Mediterraneo, al largo di M’ndiq, è di un morto (la 20enne Hayat) e tre feriti (il 26enne Lahabib, il 25enne Hamza e il 32enne Mouad), tutti di origine marocchina.
I quotidiani, per lo più di proprietà del re, sostengono l’ipotesi dell’incidente, suffragata dal comunicato della prefettura di M’Ndiq: l’imbarcazione guidata da un cittadino spagnolo non si sarebbe fermata all’alt, intimato più volte dai militari. Di qui la sparatoria. “Il barcone non era chiaramente visibile e riconoscibile – riferiscono le autorità -. Lo spagnolo che lo guidava è stato arrestato e su di lui pende un’inchiesta”.