30 Aprile 2024, martedì
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Giorgio Gori: io di sinistra da sempre. Di Berlusconi non condivido nulla

“Sono della sinistra che sgobba e di Berlusconi non condivido nulla”. E’ questo in estrema sintesi il pensiero di Giorgio Gori, 53 anni, giornalista e imprenditore, fondatore, tra l’altro della casa di produzione televisiva Magnolia, ex direttore di Canale 5 e  e vincitore delle primarie del Pd per la corsa a sindaco di Bergamo, riportato in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera.  Gori ha dichiarato che quelli di sinistra “sono i miei valori da sempre» e ha rivendicato con orgoglio l’importanza della sua vittoria in una competizione che non aveva “un esito scontato”. «No, non mi sembra che il risultato fosse proprio scontato all’inizio”, ha detto all’intervistatore che gli ricordava come fosse “facile vincere le primarie con solamente 2.765 votanti e senza veri avversari interni nel Pd.  “Nadia Ghisalberti e l’esperienza di Roberto Bruni sono una realtà consolidata, lo conferma un risultato più che onorevole. Il punto era verificare che il Partito democratico fosse motivato e compatto dietro la mia candidatura. E questo è avvenuto», ha risposto Gori. Che ha negato di avere mai accusato il segretario del Pd e ora presidente del consiglio incaricato e quasi (da questa sera, dopo il voto della camera) ) in carica Matteo Renzi di essere responsabile della sua sconfitta nelle parlamentarie del dicembre 2012.  «Io non ho attaccato Renzi, ero chiaramente poco soddisfatto di quel risultato e me ne assunsi la responsabilità”, ha replicato Gori: “ Dissi solo che se Matteo, un mese dopo le sue primarie, avesse detto qualcosa a sostegno dei suoi candidati sarebbe stato utile». Gori ha anche escluso di essere stato depennato da capolista all’assemblea nazionale del Pd dfallo stesso Renzi: «A me non risulta che Matteo mi abbia depennato. Io so di aver scelto di togliermi da quella lista per fare questa partita in città. Con Matteo ci sono tante affinità, c’è anche affetto e amicizia, quello che ho detto in quel momento può avere al limite destato qualche disappunto”. Il vincitore delle primarie a Bergamo ha poi rivelato di essere stato chiamato da Renzi, domenica”a tarda ora per le congratulazioni”. “Mi ha detto bravo, ma non do dettagli di una cosa privata. Punto”. Alle accuse di vivere in una villa da dieci milioni di euro e di essere espressione della sinistra chic mosse dalla Lega Nord bergamasca Gori ha risposto: «Ho fatto la tessera del Pd nel novembre 2011 e da subito mi sono messo a lavorare sulle cose della città. La decisione poi di fare questo passo è più recente, frutto di una riflessione lunga e complicata. E poi la la mia casa ha una rendita, un valore catastale di 273 mila euro, punto. E ho cominciato a lavorare a 17 anni. Non sono nato ricco. Sono della sinistra che si fa il mazzo, non della sinistra chic». Sui propri rapporti con Silvio Berluscon, che ha sostenuto di avere combinato il matroimonio dell’ex direttore di Canale 5, Gori ha detto:  “Non è vero. Si sa che Berlusconi le spara grosse. Me lo sono combinato da solo questo matrimonio, lui era il proprietario dell’azienda per la quale lavoravamo sia io che mia moglie. Non credo che questo gli dia la responsabilità oggettiva del mio matrimonio”. E ha aggiunto. Ho un debito di  riconoscenza con lui per la fiducia che ha avuto in me quando ho lavorato nella sua azienda. È uno che ha messo in mano a un ragazzo di 29 anni la responsabilità di tre reti televisive, ha fatto una cosa coraggiosa. Con la stessa chiarezza dico che non ho mai condiviso un grammo delle sue idee politiche».

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