30 Aprile 2024, martedì
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Pagamenti p.a., oggi parte l'iter della procedura di infrazione Ue

Parte oggi pomeriggio l’iter della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia relativamente ai ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione verso le imprese. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. “La prima lettera”, ha spiegato Tajani, “partirà oggi pomeriggio, l’Italia avrà cinque settimane per dimostrare che non c’è stata una violazione della direttiva sui pagamenti, se non ci sarà una risposta positiva partirà la lettera di messa in mora”. La procedura, ha aggiunto Tajani, si riferisce “alla violazione degli articoli 4 e 7 della direttiva sui ritardi dei pagamenti. Io non ho una visione punitiva della Commissione europea, ma ho aspettato un anno prima di prendere questa decisione e ora serve un’inversione di tendenza”.
Saccomanni ha parlato venerdì mattina con il ministro per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, “che sta cercando di chiarire con gli uffici di Bruxelles su quale base giuridica si può parlare di infrazione”, ha spiegato.” Come ministero abbiamo fatto tutto il possibile per fornire agli enti locali la liquidità necessaria per questi pagamenti e il governo ha intenzione di continuare, nel 2014, col pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e fornire ulteriori 20 miliardi di euro per questa finalità. Ci aspettiamo che nel tempo la situazione si normalizzi”, aggiunge Saccomanni ricordando i 22 miliardi di euro già stanziati nel 2013.
Buzzetti (Ance): ritardi nei pagamenti ancora per l’82% delle imprese. Intanto, come ha denunciato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, nel secondo semestre 2013, l’82% delle imprese registra ancora ritardi nei pagamenti dell’amministrazione pubblica. I tempi medi di pagamento nei lavori pubblici, ha spiegato Buzzetti, sono in media a 7 mesi dopo l’emissione del Sal (stati di avanzamento lavori), cioè 146 giorni oltre i termini fissati dalla legge, ma le punte di ritardo superano anche i due anni.
Brunetta: Letta e Saccomanni rispondano ai rilievi Ue. “Ha perfettamente ragione il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, a dare seguito ai rapporti di Confartigianato, Ance e Assobiomedica, confermati, tra l’altro, dalle dichiarazioni di ieri del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sui ritardi dei pagamenti delle pubbliche ammiunistrazioni nei confronti delle imprese fornitrici di beni e di servizi per contratti conclusi a partire dal primo gennaio 2013″. Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. L’Italia, ricorda Brunetta, “non rispetta gli articoli 4 e 7 della direttiva europea, che fissa in 30 giorni (60 giorni per le amministrazioni del settore sanitario) il termine per i pagamenti, e la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. È questa l’immagine che il governo Letta vuole dare dell’Italia in Europa? È questa la credibilità ricostruita? Ci dimostrino, Letta e Saccomanni, che in 5 settimane sono in grado di rispondere alle contestazioni della Commissione, come ha giustamente fatto notare il vicepresidente Tajani. Saremo i primi ad applaudire il governo”.

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