25 Novembre 2025, martedì
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Preda nella notte: il branco e la violenza al parco di Tor Tre Teste

La ventenne aggredita davanti al fidanzato. Tre giovani fermati, altri in fuga. La ricostruzione di una notte di terrore nella periferia romana.

Una notte qualunque, su una collina di periferia che Roma conosce poco e attraversa ancora meno. Era il 25 ottobre quando una giovane coppia, vent’anni appena, ha deciso di fermarsi in auto nel parco di Tor Tre Teste, area verde fra case popolari, strade secondarie e una quiete che alle volte inganna. In pochi minuti quella normalità si è trasformata in una scena di violenza brutale, consumata nell’oscurità e scandita dalla paura.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la coppia era in macchina quando un gruppo di ragazzi si è avvicinato, inizialmente senza attirare l’attenzione. Poi l’esplosione del vetro, frantumato con un colpo secco. Il fidanzato immobilizzato, tenuto sotto minaccia. E lei, trascinata via con una violenza feroce, strappata dall’abitacolo in pochi istanti. La giovane sarebbe stata abusata a distanza di pochi metri, mentre il compagno impotente assisteva, bloccato dalla forza del gruppo.

A quell’ora il parco era deserto, nessun passante, nessuna auto. Un contesto perfetto per chi ha agito con sicurezza, muovendosi in più persone e con una spregiudicatezza che ha colpito gli investigatori fin dai primi riscontri: non un’aggressione improvvisata, ma un raid predatorio, accompagnato anche dal furto degli oggetti della coppia.

Le indagini sono scattate immediatamente. La vittima e il fidanzato, nonostante lo shock, sono riusciti a fornire ai carabinieri descrizioni utili. Incrociando i loro racconti con immagini, movimenti sospetti e identità note agli ambienti investigativi, gli inquirenti sono arrivati a tre giovani, tutti fermati nelle ore successive e ora indagati per violenza sessuale di gruppo e rapina in concorso.

La coppia li ha riconosciuti. È stato un passaggio decisivo: il volto degli aggressori, ricordato con lucidità dolorosa, ha tracciato un primo profilo del branco. Ma non tutto è ancora emerso. Altri componenti del gruppo, secondo gli investigatori, avrebbero partecipato sia all’aggressione sia al furto. Sono in fuga e ricercati.

Il parco di Tor Tre Teste resta al centro dell’attenzione. Negli ultimi anni ha alternato momenti di vivibilità a periodi più problematici. La notte del 25 ottobre ha riportato in primo piano il tema della sicurezza nelle aree verdi della periferia orientale, già teatro in passato di episodi di degrado e microcriminalità. Questa volta, però, la violenza ha superato ogni soglia, lasciando un’intera comunità sgomenta.

Mentre la giovane donna viene assistita da medici e psicologi, la macchina investigativa continua a lavorare per identificare i complici e ricostruire ogni dettaglio dell’aggressione. Un lavoro che punta non solo a individuare i responsabili, ma anche a comprendere dinamiche, movimenti e frequentazioni di quel gruppo di ragazzi che, in una manciata di minuti, ha trasformato un parco qualunque in un teatro di sopraffazione.

Resta la ferita profonda di una vicenda che interroga Roma e il suo rapporto con i luoghi più vulnerabili. Una violenza estrema, consumata nella notte, che ora chiede risposte rapide e giustizia.

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