18 Luglio 2025, venerdì
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Retegui, gol dell’ex e scintille finali: Atalanta beffa il Genoa al 89’

Nel 3-2 di Marassi, decide un gol tra le polemiche: rossoblù furiosi per l’azione proseguita con De Winter a terra. Doppietta di Pinamonti inutile. Retegui firma il record e affonda il Grifone

Genova – Una partita senza peso sulla classifica, ma con il sapore amaro delle occasioni sprecate e delle polemiche accese. Finisce 3-2 per l’Atalanta a Marassi nell’anticipo della 37ª giornata di Serie A, con un epilogo destinato a far discutere: il gol decisivo arriva all’89’ e porta la firma di Mateo Retegui, ex rossoblù, che spegne le speranze del Genoa tra i fischi di un pubblico infuriato.

Tutto nasce da un’azione iniziata con De Winter a terra, dolorante. Ma Charles De Ketelaere tira dritto, ignora l’accaduto e serve un pallone perfetto a Retegui che, puntuale, non perdona. La rete fa esplodere la rabbia del Grifone: per i padroni di casa si tratta di una mancanza di fair play, per l’arbitro e per l’Atalanta è gioco regolare. E il tabellino, impassibile, fissa il punteggio sul 2-3.

La partita, fino a quel momento, aveva offerto spettacolo e colpi di scena. Era stato Andrea Pinamonti, attaccante del Genoa in prestito dal Sassuolo, ad aprire il match con un colpo di testa preciso al 37’, rompendo un digiuno personale che durava da oltre tre mesi. Ma l’Atalanta aveva risposto subito in avvio di ripresa con Sulemana, autore di una bordata dalla distanza che aveva rimesso tutto in equilibrio al 47’.

Il Grifone era tornato avanti al 58’, ancora con Pinamonti, in una delle sue migliori prestazioni stagionali. Ma il vantaggio era durato poco: al 63’ Daniel Maldini, figlio d’arte e talento in crescita, aveva trovato il 2-2 con una girata elegante e precisa.

Poi, quando tutto sembrava indirizzarsi verso un pareggio, è arrivata la zampata del grande ex. Retegui, cresciuto proprio nel Genoa e passato all’Atalanta la scorsa estate, ha punito i suoi ex tifosi con il gol numero 25 in campionato, superando il record di Filippo Inzaghi con la maglia nerazzurra (24 reti in Serie A con la Dea). Una serata dolce per lui, amarissima per i rossoblù.

In classifica non cambia nulla di sostanziale: il Genoa resta a 40 punti, ormai salvo da tempo, mentre l’Atalanta si porta momentaneamente a -3 dall’Inter, con la mente rivolta più al futuro che a una classifica già definita.

Ma il match di Marassi lascia strascichi. Non tanto per il risultato, quanto per quella scelta — discutibile o cinica, a seconda dei punti di vista — di non fermarsi. Il calcio è anche questo: decisioni in una frazione di secondo, che possono valere una partita. O una polemica da portarsi dietro fino all’estate.

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