18 Maggio 2025, domenica
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Napoli, vittoria da scudetto: Raspadori stende il Lecce su punizione

Al Via del Mare basta una perla dell’attaccante azzurro: la capolista vince 1-0 e tenta la fuga in vetta, +6 sull’Inter

Il Napoli continua a correre verso lo scudetto, conquistando un successo preziosissimo al Via del Mare. Contro un Lecce combattivo e bisognoso di punti salvezza, gli uomini di Conte vincono 1-0 grazie a una magistrale punizione di Raspadori nel primo tempo. La capolista gestisce con maturità e si porta momentaneamente a +6 sull’Inter, in attesa del risultato dei nerazzurri.

Un lampo di Raspadori, poi solo lotta

Al fischio d’inizio, lo stadio salentino si accende per l’omaggio a Graziano Fiorita, ma è subito il Napoli a prendere in mano il gioco. Conte, privo di Buongiorno e Neres, reinventa la difesa con Olivera centrale accanto a Rrahmani, e rilancia Raspadori nel tridente con Lukaku e Politano. Il Lecce, impantanato nella zona calda della classifica, risponde con un 4-3-3 dinamico e il tridente Pierotti-Krstovic-Karlsson.

Dopo appena due minuti, Lukaku segna su assist di Politano, ma il gol è annullato per fuorigioco millimetrico, confermato dal VAR. Il Napoli però continua a spingere e al 24’ trova il gol che decide il match: Raspadori calcia con potenza e precisione una punizione dai venti metri, sorprendendo Falcone con una traiettoria velenosa che si insacca all’angolino.

Il vantaggio scuote il Lecce, che reagisce con orgoglio: su calcio d’angolo, Gaspar sfiora il pari con un colpo di testa che si stampa sulla traversa, poi Pierotti manca di un soffio l’impatto su un cross insidioso di Gallo. Anche Raspadori sfiora la doppietta su un invito illuminante di McTominay, ma il primo tempo si chiude sull’1-0.

Lecce generoso, Napoli maturo

Nella ripresa Giampaolo cambia volto alla squadra inserendo Morente e Helgason, e il Lecce alza decisamente il baricentro. Il Napoli risponde con esperienza: abbassa i ritmi, cura il possesso e cerca di anestetizzare la gara. Olivera trova il gol del raddoppio su corner, ma l’arbitro Massa annulla per un fallo in attacco di McTominay. Poco dopo, Meret è decisivo su una conclusione velenosa di Helgason, mentre Lobotka deve uscire per infortunio lasciando spazio a Gilmour.

Il forcing finale dei padroni di casa è generoso ma disordinato. Coulibaly ci prova da lontano, Morente spara alto, Helgason scalda ancora le mani di Meret su punizione. Conte corre ai ripari con forze fresche: dentro Billing, Simeone e Ngonge per rinforzare muscoli e tenuta difensiva.

Nel finale, il Napoli difende con ordine e attenzione, con Falcone che evita il 2-0 respingendo un cross velenoso di Billing. Ma non basta al Lecce: il muro azzurro regge fino al triplice fischio, sancendo una vittoria di enorme peso specifico.

La chiave del match

Una punizione perfetta di Raspadori, una gestione lucida e matura del vantaggio e una difesa solida nei momenti di maggiore pressione. Il Napoli dimostra di saper vincere anche soffrendo e manda un segnale forte nella corsa scudetto.

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