In un’operazione destinata a segnare un prima e un dopo nella moda di alta gamma, Prada ha ufficializzato l’acquisizione di Versace per un valore d’impresa di 1,25 miliardi di euro, acquistando il 100% delle quote dalla holding americana Capri Holdings. L’annuncio conferma le indiscrezioni che circolavano da mesi e apre un nuovo, potentissimo fronte nella competizione globale tra i gruppi del lusso.
Il closing è atteso nei prossimi mesi, con eventuali aggiustamenti sul valore definitivo, ma il messaggio è già chiaro: la moda italiana torna a fare sistema, con l’ambizione di consolidare una posizione di forza rispetto ai giganti francesi LVMH e Kering.
Bertelli: “Un nuovo capitolo all’insegna della creatività”
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Versace nel nostro gruppo. Condividiamo valori fondamentali: passione per la creatività, attenzione maniacale per il prodotto, rispetto per le radici culturali del brand”, ha dichiarato Patrizio Bertelli, presidente e CEO del gruppo Prada.
Secondo Bertelli, l’obiettivo è dare continuità all’identità unica di Versace, proteggendone l’audacia stilistica e offrendole una piattaforma solida per affrontare le sfide future. “Abbiamo costruito negli anni un’organizzazione forte, verticale e ben strutturata. È il momento giusto per scrivere insieme una nuova pagina”.
Donatella Versace lascia la guida creativa, ma resta “ambasciatrice del brand”
A quasi trent’anni dalla morte del fratello Gianni, Donatella Versace cede le redini della direzione creativa, mantenendo però un ruolo strategico come Chief Brand Ambassador. La sua uscita dal timone creativo è avvenuta lo scorso 13 marzo, quando la maison ha annunciato la nomina del nuovo direttore creativo: Dario Vitale, già volto noto del gruppo Prada per la sua esperienza decennale alla guida di Miu Miu.
“Sono onorata di vedere Versace entrare nella famiglia Prada. Gianni ed io abbiamo sempre stimato profondamente Miuccia e Patrizio. Affido la nostra casa a persone di cui mi fido profondamente”, ha scritto Donatella in un post su Instagram.
La scelta di Vitale – il primo creativo esterno alla famiglia Versace a guidare la maison – era già stata letta come un segnale di svolta. Ora, con la conferma dell’acquisizione, quel segnale si trasforma in un piano strategico a tutti gli effetti.
Prada-Versace: gli impatti sul mercato del lusso
Con questa operazione, Prada rafforza la propria posizione come terzo polo del lusso europeo, dopo LVMH e Kering, e si prepara a competere su scala ancora più ampia. L’integrazione di Versace comporta tre effetti principali:
- Riposizionamento competitivo: Prada ottiene un marchio con una forte riconoscibilità globale, soprattutto nei mercati americani e asiatici, dove Versace gode di una grande visibilità tra le nuove generazioni di consumatori ad alto reddito.
- Integrazione verticale: il gruppo Prada ha investito molto nella filiera produttiva e distributiva interna. Ora potrà estendere questa solidità anche a Versace, ottimizzando costi, logistica e tempi di produzione.
- Diversificazione stilistica: la fusione arricchisce il portafoglio del gruppo, mettendo insieme minimalismo sofisticato (Prada), giocosità giovane (Miu Miu) e glamour provocatorio (Versace). Una triade che consente di presidiare fasce di pubblico molto diverse, ma tutte di alto profilo.
“Versace ha un potenziale enorme, ma per farlo emergere serviranno tempo, disciplina e una visione strategica di lungo periodo”, ha sottolineato Andrea Guerra, amministratore delegato del gruppo Prada.
Capri Holdings: “Versace è pronta per il prossimo salto”
Dall’altra parte dell’operazione, John D. Idol, CEO di Capri Holdings, ha salutato Versace con soddisfazione per il lavoro svolto negli ultimi sei anni.
“Abbiamo riposizionato il brand esaltandone il valore artigianale e culturale. Ora, con Prada, Versace potrà entrare nella sua nuova era con gli strumenti giusti per una crescita sostenibile e globale”.
Capri Holdings manterrà il focus su Michael Kors e Jimmy Choo, ma l’uscita di scena di Versace segna senza dubbio la fine di un ambizioso tentativo americano di dominare il lusso europeo.
Una mossa che scuote l’intero settore
Quella tra Prada e Versace è molto più di una semplice acquisizione: è un segnale forte che l’industria italiana della moda vuole contare di più, non solo in termini di creatività, ma anche di potere economico e strategico. In un’epoca in cui i grandi gruppi globali si sfidano a colpi di fusioni e acquisizioni, questa operazione potrebbe innescare una nuova fase di consolidamento del lusso italiano.
Con questa mossa, Prada non solo arricchisce il proprio portafoglio, ma manda un messaggio al mercato: l’Italia è ancora il cuore pulsante del lusso mondiale. E adesso, vuole anche guidarlo.