14 Gennaio 2025, martedì
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Gaza, tensione senza fine: ucciso il capo della polizia di Hamas

Un neonato è morto per il freddo: è la settima giovane vittima in pochi giorni. I raid israeliani causano 18 morti in 24 ore.

La Striscia di Gaza continua a vivere ore di lutto e distruzione. In un raid notturno dell’aviazione israeliana sulla tendopoli di al-Mawasi, nel sud di Gaza, sono stati uccisi Mahmoud Salah, capo della polizia di Hamas, e il suo vice, Hussam Shahwan. L’attacco ha colpito una delle aree designate come zone umanitarie, causando la morte di almeno dieci persone, tra cui civili sfollati.

Freddo letale per i più piccoli

Mentre il conflitto si aggrava, il rigido inverno miete vittime anche tra i più vulnerabili. Un neonato è morto per il freddo nelle ultime ore, portando a sette il numero di bambini deceduti per le basse temperature in pochi giorni. La mancanza di riscaldamento e le condizioni precarie nelle tendopoli peggiorano una crisi umanitaria già insostenibile.

Altri raid e nuove vittime

Un secondo attacco aereo nella zona centrale della Striscia ha causato la morte di otto persone, tra cui due funzionari incaricati di proteggere i convogli di aiuti umanitari. Con questo attacco, il bilancio delle vittime nelle ultime 24 ore sale a 18.

Giorno 454: il conflitto si estende

La guerra, che coinvolge anche Libano, Siria e Iran, è entrata nel giorno 454, con un’escalation che colpisce indiscriminatamente combattenti e civili. Le tensioni si intensificano e l’assistenza umanitaria resta insufficiente per rispondere ai bisogni di una popolazione stremata.

Appelli alla tregua

Le organizzazioni internazionali continuano a lanciare appelli per una tregua e per garantire corridoi umanitari sicuri. Intanto, i raid proseguono e il prezzo della guerra si misura, ancora una volta, in vite spezzate.

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