Se ti trovi con il conto corrente in rosso, la durata per la quale puoi mantenere il saldo negativo dipende dalle politiche della tua banca e dalle normative vigenti. In Italia, secondo il regolamento europeo, lo sconfinamento non autorizzato deve essere risolto entro 90 giorni per evitare segnalazioni alla Centrale Rischi (CRIF). Tale segnalazione scatta se:
- Lo scoperto supera i 100 euro per individuo o 500 euro per piccole imprese.
- Rappresenta oltre l’ 1% del totale delle esposizioni verso la banca .
Se non rientri nei termini stabilità, potresti essere classificato come cattivo pagatore, con conseguenze sulle tue future richieste di credito. In caso di sconfinamento autorizzato (es. fido bancario), i termini sono regolati dal contratto stipulato con l’istituto di credito.
Cosa fare in caso di saldo negativo
- Contattare la banca : chiedere informazioni sullo stato del conto e sulle opzioni disponibili per il rientro.
- Ripianare il saldo : Versa una somma sufficiente a riportare il conto in positivo.
- Concordare un piano di rientro : Se non puoi saldare immediatamente, verifica se la banca consente rateizzazioni o altre soluzioni.
Commissioni e interessi
Durante il periodo di saldo negativo, la banca potrebbe applicare interessi passivi elevati, talvolta superiori al 14% annuo , e commissioni specifiche per la gestione dello sconfinamento.
Essere consapevoli dei rischi e agire rapidamente può aiutarti a evitare penalità e segnalazioni future.
Per ulteriori dettagli, puoi consultare le informazioni fornite da esperti finanziari e banche locali.