4 Dicembre 2024, mercoledì
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Farmaci senza “Ricetta Bianca”: Dal 2025 le prescrizioni saranno solo digitali

A cura di Ionela Polinciuc

Dal 2025, le classiche ricette “bianche” su carta per farmaci soggetti a prescrizione medica ma non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), come alcuni corticosteroidi e colliri, verranno sostituite con prescrizioni completamente digitali. Secondo la nuova legge di bilancio, tutte le prescrizioni dovranno essere dematerializzate, consentendo al medico di inviare il codice alfanumerico della ricetta (Nre) via email o WhatsApp. Il paziente potrà quindi presentarsi in farmacia con la tessera sanitaria e questo codice per ritirare le farmacie. Questa novità è concepita per semplificare e modernizzare il processo di prescrizione, ma la sua implementazione solleva alcuni dubbi tra medici e farmacisti.

L’obiettivo della digitalizzazione è migliorare l’accesso e il tracciamento dei farmaci. Tuttavia, secondo Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo, il rischio è che il sistema informatico non regga di fronte a un carico maggiore, compromettendo la disponibilità di farmaci per i pazienti. Anche Ivan Carrara, segretario della Fimmg di Bergamo, segnala come la dematerializzazione sia già attiva in alcune regioni, come la Lombardia, dove però si continua a fornire un promemoria cartaceo al paziente per maggiore sicurezza.

Marco Agazzi, presidente provinciale del sindacato Snami, esprime preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei software utilizzati. Secondo lui, sarebbe preferibile permettere ai medici di preparare ricette annuali che consentono al paziente di ritirare periodicamente i farmaci senza dover ottenere nuove prescrizioni, riducendo così il carico informatico e le possibili conseguenze.

Anche il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bergamo, Davide Petrosillo, sottolinea come i blocchi frequenti dei sistemi possano limitare l’accesso del paziente alla terapia. Sebbene la dematerializzazione sia positiva in linea teorica, Petrosillo ritiene fondamentale che il sistema informatico sia costantemente funzionante per garantire un’efficace tracciabilità delle prescrizioni e un’adeguata continuità terapeutica.

Andrea Francesco Raciti, presidente di Federfarma Bergamo, concorda con l’idea di digitalizzare tutto il processo, ma solo se il sistema garantisce affidabilità costante. Un ulteriore miglioramento, già attivo in alcune regioni, consentirebbe al farmacista di accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente, così da verificare direttamente le prescrizioni e garantire un servizio più completo.

Ebbene, mentre la digitalizzazione delle ricette mediche promette vantaggi significativi in ​​termini di praticità e tracciabilità, i professionisti del settore avvertono che una pianificazione e una gestione informatica solida saranno cruciali per evitare disservizi e garantire la sicurezza dei pazienti.

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