5 Maggio 2024, domenica
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PIANTIAMOLA BENE CON: GREEN WILL SAVE THE WORLD

A cura di Carla Cavicchini
“Non ci siamo conosciuti bensì riconosciuti!” Una frase che inevitabilmente fa pensare a
due amici che non si vedevano da lungo tempo. In realtà può essere un modo d’entrare in sintonia condividendo gli stesso valori stavolta come stavolta in occasione del convegno “Green Will Save The World”.
Nello storico “Palazzo Coppini” in Via del Giglio a Firenze ove si respira antichità a pieni
polmoni, a proposito dell’edificio viene raccontato che, dopo la caduta del ‘Muro di Berlino ‘ nasce più tardi la “Fondazione Romualdo del Bianco” sino a divenir patrimonio Unesco. Centro di ricerca e di dibattiti nel cuore della città gigliata, collabora attivamente con il settore accademico-universitario nonché anche con scambi internazionali quali l’Estremo Oriente. Quanto alla Russia….”Si…un immenso territorio fertile – spiegano – di grande comunicazione con però rapporti cambiati drasticamente a seguito delle note vicende di guerra.
Il tema richiamato dal convegno vertente su :”Ambiente e società; il contributo di persone,
associazioni, fondazioni e Università alla costruzione del futuro”, pone l’obbiettivo che, ripartire dalle persone, significa ripartire dai territori riconoscendo protagonisti le associazioni attive e le intelligenze
vive. Tutto questo connettendoci affinché insieme si costruisca quel ‘futuro’ possibile che appartiene a tutti noi.
L’evento capace di aderire alle “Passeggiate d’Italia” di formazione ed informazione
promosso da ASSO.IMPRE.DI.A ed anche da altri sponsor, pone l’obbiettivo che lo splendido
‘verde’, venga preso da stimolo anche da altre imprese. Questo nella consapevolezza che bisogna riqualificare maggiormente studi e master in merito, in considerazione anche di quella opportunità storica che svolge il PNRR. Bene quindi operare a livello economico, forestale, paesaggistico, con speranza un giorno di allargare ulteriormente le fondazioni.
Come sappiamo le piante combattono la pessima qualità della vita – pensiamo alle
lussureggianti foreste amazzoniche…anche ex! – pertanto, in merito, dal 21 al 23 febbraio a Milano, vi saranno tavole rotonde con presenza di pubblica amministrazione. Ed ancora a seguire un bel dibattito in Vaticano il 21 marzo sperando nella protezione del ‘Creato’ visto che l’ospitalità nella Curia è il massimo!
Piacevole di conseguenza la crescita di net-work settoriali non solamente presso le
Università, bensì anche dentro “la testa dei politici” dal momento che ‘Patrimonio e Comunità’ sono gli obbiettivi del territorio.
Entrando nel vivo, nel cuore di questo progetto squisitamente ‘green’, il Polo Universitario
per ‘EGO- creanet’ oltre a trattare le crisi ambientali, tratta anche di epigenetica con promozione di concorsi per architetture ed altro ancora. E se gli edifici sono vitali nel nostro vivere, è utile ripetere sino allo sfinimento che l’energia deve essere rinnovabile e non impattante come ahimè si presenta oggi mandando al diavolo le buone pratiche sostenibili! Poiché se sempre di crisi ed ancora di crisi si parla senza affrontare il cambiamento climatico, l’onere deve porsi principalmente anche sul concetto
del delegiferare, lavorando armonicamente. Da tenere inoltre presente che la tutela ambientale è vitale – veniva spiegato durante tale incontro – per proteggerci dalle malattie – vedi l’alta incidenza tumori – con pensiero attento anche verso quel patrimonio che altro non è che nostro! Patrimonio da non essere svenduto per “vile denaro” garantendo a maggior tutela e minor lucro.
Poiche’ come osserva Massimo Maria Lucidi : “Il suolo deve essere rivitalizzato e godere
del proprio senso, in quanto parte integrante del nostro vivere.”
“AgriEcoVolt”. Cos’è sta roba? Beh…in realtà parliamo di quella start-up rivoluzionaria
che, interagendo con economia ed agricoltura, apre orizzonti e canali verso l’Agrivoltaico con speranza d’osservare meno pannelli o, perlomeno, pannelli ad inseguimento solare. Solamente un buon lavoro volto verso piante e suolo in simbiosi d’opportuni dati metereologici, ottimizzerà “coltura e cultura”!
Il finale del dibattito verteva poi sul fenomeno della scarsità delle “Risorse Umane” seppur
in clima di vere e proprie eccellenze esposte. La voglia è quella pertanto di combattere e combattere ancora, nei confronti di quella burocrazia cieca ed ottusa che limita il buon senso ambientale. Nonché civile!

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