29 Aprile 2024, lunedì
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Monsignore Salvatore Micalef: ”Oggi giorno i giovani sono disorientati e senza una meta”

A cura di Ionela Polinciuc

Il 13 dicembre scorso, un appuntamento importante per l’Auge di cui rettore il Prof. Avv. Giuseppe Catapano con l’ambasciatore Sua Eccellenza Dott. Emmanuel Charles – ministro incaricato in Italia della Repubblica di Haiti. L’incontro è avvenuto presso la sede dell’ambasciata di Haiti a Roma, dove è stato firmato un protocollo d’intesa, protocollo che aiuta ad avviare un percorso di formazione internazionale per Arti e Mestieri in collaborazione accademica formativa e con reciproco riconoscimento Auge – Università di Haiti.
All’importante evento hanno partecipato importanti figure, come: Prof. Luca Filipponi, Prof. Cesare Cilvini, Prof. Avv. Luca Barbuto, Dott. Massimo Greco, Dott.ssa Mariarosaria Rusciano, e tante altre importantissime figure istituzionali.
Tra i presenti anche il Monsignore Salvatore Micalef che abbiamo intervistato per voi.

Monsignore Salvatore Micalef, un altro grande obiettivo raggiunto da Auge. È stato firmato un protocollo d’intesa tra due realtà Italia e Haiti. Cosa ha da dire al riguardo?
E’ stato un passo fondamentale per l’Accademia Auge, firmare questo protocollo di intesa, per dare la possibilità di aiutare 40 ragazzi di Haiti ad inserirli nel mondo dello studio e del lavoro, per essere formati ad affrontare la vita con dignità e Fede.
Pensa che questo protocollo già aiuti i giovani nella formazione completa?
Certamente, una volta formati con il programma di studio da loro scelto, possono aprire una propria attività lavorativa ad Haiti, avere una famiglia, e vivere nella propria Patria, senza il bisogno di dover emigrare in cerca di fortuna.
Perché secondo Lei tanti giovani di oggi non hanno un giusto orientamento?
In verità, oggi giorno i giovani sono disorientati e senza una meta, perché sono assorbiti principalmente dai social che non gli permettono di pensare con la propria testa che va oltre internet. In secondo luogo, alcuni gli piace vivere ed essere mantenuti dai genitori nonostante abbiano raggiunto una maturità da poter affrontare la vita da soli, ma, poi quando i genitori non ci saranno più, sarà lì, che inizieranno tutti i loro problemi. Bisogna spronare questi giovani ad affrontare la vita in modo giusto e corretto, e lo studio è la chiave giusta per uscire dal guscio che li tiene prigionieri.

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