5 Maggio 2024, domenica
HomeItaliaEconomiaAntitrust: sanzione di oltre 1,5 milioni a Facile Energy

Antitrust: sanzione di oltre 1,5 milioni a Facile Energy

Unc: bene, ma è una goccia nel mare


L’Antitrust ha irrogato una sanzione di oltre 1,5 milioni a Facile Energy per inottemperanza, dato che la società non ha mai interrotto la pratica di attivare forniture non richieste di energia elettrica e gas.

“Bene, ottima notizia. Purtroppo si tratta di una goccia nel mare. Ora che il mercato tutelato sta finendo, per la luce il 1° luglio mentre per il gas il 10 gennaio 2024, le famiglie stanno ricevendo una marea di telefonate indesiderate per passare al mercato libero” afferma Massimiliano Dona presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Il consiglio che possiamo dare è di non cambiare fornitore rispondendo a una proposta telefonica o porta a porta, anche se ve la dipingono come la migliore del mondo. Il venditore dovete sempre andare a cercarvelo sul Portale Offerte di Arera” conclude Dona.

Di seguito i consigli dell’associazione di consumatori:

1) Prima di cercare il fornitore dovete conoscere i vostri consumi. Guardate le bollette, nelle pagine interne trovate i vostri consumi annui. Per la luce sono anche suddivisi per fasce (fascia F1 dalle 8:00 alle 19:00 dei giorni feriali, fascia F23 dalle 19:00 alle 8:00 dei giorni feriali, sabato, domenica e giorni festivi), così potrete capire se vi conviene un prezzo monorario o per fasce. I vostri consumi li trovate anche sul Portale Consumi di Arera.

2) Andate sul Portale offerte di Arera, mettendo i vostri consumi annui e il Cap della città dove abitate, così da poter confrontare tutte le offerte disponibili nel vostro territorio, ordinandole rispetto alla spesa annua.

3) Non scegliete aziende sconosciute senza prima verificare la loro affidabilità, ad esempio quanti clienti hanno, se rispondono al telefono, se sono stati condannati dall’Antitrust.

4) Quando avete individuato l’offerta migliore, scaricate il dettaglio dell’offerta e conservatelo sul computer.

5) Contattate l’azienda, e chiedete, per l’offerta che avete trovato (verificando che il nome e il codice dell’offerta corrisponda) di inviarvi le condizioni contrattuali, in particolare le Condizioni generali di fornitura (CGF) e le Condizioni tecnico economiche (CTE) con la Scheda di confrontabilità della spesa stabilita da Arera per tutti i venditori.

6) Verificate che non ci siano servizi aggiuntivi a pagamento.

7) Sottoscrivete il contratto.

Sappiate che cambiando fornitore non è necessario sostituire il contatore, non possono verificarsi interruzioni della fornitura e che anche se il venditore fallisse, la continuità della fornitura è garantita dai servizi di ultima istanza. Dopo aver stipulato il nuovo contratto di fornitura, sarà il nuovo venditore ad attivare la procedura di cambio del venditore (switching) e di cessazione del vecchio contratto (recesso).

Per cambiare fornitore potete anche utilizzare un criterio molto più complicato, ossia provare a fare un confronto sulla base del prezzo della luce al kWh e del gas al metro cubo.

Se volete cimentarvi in questa impresa, è importante sapere che di tutte le voci che compongono la bolletta, la concorrenza nel mercato libero si fa solo su due componenti:

1) le spese per la materia energia, la materia prima, chiamata anche quota energia (espressa per la luce in euro per kilowattora, kwh, per il gas è in euro per standard metro cubo, smc), “quota variabile”, “prezzo energia”, “materia prima energia”, “prezzo materia prima energia”,

2) la quota di commercializzazione fissa, chiamata anche “quota fissa”, “costo fisso anno”,

Non cambiano invece tutte le altre componenti, come le spese per il trasporto e la gestione del contatore o le varie imposte (oneri di sistema, accise, addizionali regionali, Iva a seconda che si tratti di luce o gas). 

Attenzione, quindi, perchè gli operatori energetici vi danno al telefono solo l’importo di loro competenza, quota energia e quota fissa, ma è un errore confrontare quegli importi con la fattura che state pagando, che invece è comprensiva di tutto. Alcuni poi, scorrettamente, vi ingannano dicendovi solo la quota energia, rappresentando lo sconto rispetto al tutelato, “dimenticandosi” di darvi anche la quota di commercializzazione fissa, e che, se i vostri consumi sono bassi, essendo fissa e pagata indipendentemente da quanto consumate, si mangia tutto il risparmio che avete sulla quota energia. Insomma, dovete fare bene i calcoli sommando entrambe le voci.

In caso di offerta variabile, è utile verificare anche quale è l’indice di riferimento a cui è agganciato il prezzo variabile e lo spread. Arera, ad esempio, per il mercato tutelato per la luce si aggancia al PUN che è riportato sul sito del Gme, il Gestore dei mercati energetici, mentre per il gas al PSV, ma nel libero possono essere agganciati anche ad altri indici.

Se vi propongono dei contratti indicizzati al Pun + uno spread, dovete, a parità di quota fissa, scegliere quella con lo spread minore.

Fonte: Unione nazionale consumatori

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti