A cura di Giovanni De Ficchy
Con il governo italiano abbiamo firmato un’intesa dettagliata, che decide molti aspetti e divide le responsabilità tra Italia e Albania.
Soprattutto: ha come “faro” tutte quelle che sono le norme internazionali con i più alti standard e requisiti nell’accoglienza dei migranti
Il protocollo d’intesa prevede che al porto di Shëngjin, nell’Albania del nord, le autorità italiane effettueranno l’identificazione dei richiedenti asilo.
Questi saranno poi trasferiti nel centro di accoglienza di Gjadër in attesa dell’esito della loro domanda.
“Non è un accordo commerciale, ma di fratellanza e vicinanza.
Questo è un accordo teorico, poi va messo in pratica.
E non sarà facile”
Così spiega l’accordo appena siglato con l’Italia il premier albanese Rama.
Con i suoi due metri d’altezza il Premier albanese, ha vissuto molte passioni, è noto anche per la sua passione estetica e la sua vena artistica.
E’ stato sportivo di successo, anche sindaco di Tirana e professore di Belle Arti.
Ha recentemente raccontato ;
Quando ero professore dell’Accademia delle Belle Arti, prima della caduta del regime comunista, sono stato coinvolto in un movimento dentro l’Accademia, che poi è stato anche la prima cellula del movimento contro il regime comunista. Un movimento che è nato dal bisogno di libertà perché all’epoca l’arte in Albania era molto molto limitata, era l’arte ufficiale del regime comunista e non c’era tanto spazio per soggettività e per libertà di pensiero. E da lì come tanti altri artisti e scrittori e registi e poeti dell’ex impero sovietico che sono stati coinvolti nei movimenti contro i regimi caduti nel novanta la mia vita è stata legata con la politica ma senza mai voler fare politica quotidianamente. Ma delle volte la vita è quello che succede quando stiamo facendo altri pia
