Decisamente si! Senza ombra di dubbio, carabinieri e polizia possono intercettare le conversazioni che avvengono tramite WhatsApp mettendo sotto controllo il dispositivo utilizzato per chattare o chiamare.
Bisogna sapere che la legge autorizza infatti le forze dell’ordine ad avvalersi dei trojan horse, cioè di virus in grado di nascondersi negli altri programmi apparentemente innocui e di fungere da captatore informatico. In poche parole, per fare tutto questo è sufficiente inserire un software (Spyware) o una microspia (la famosa “cimice”) all’interno del telefono per “origliare” all’insaputa del suo possessore, cioè di chi sta effettuando o ricevendo la chiamata.