4 Maggio 2024, sabato
HomeSaluteL'arte del respiro: un gesto che può salvarti la vita

L’arte del respiro: un gesto che può salvarti la vita

A cura di Ionela Polinciuc

Hai mai avuto almeno 4 di questi 13 sintomi che arrivano improvvisamente e aumentano di intensità entro 10 minuti?

  • Palpitazioni, battito cardiaco martellante o frequenza cardiaca accelerata
  • Sudorazione
  • Tremore
  • Mancanza di respiro o sensazioni di strangolamento
  • Sensazione di soffocamento
  • Dolore o disagio fisico
  • Nausea o disturbi addominali
  • Sensazione di vertigini
  • Sensazione di irrealtà, distacco da se stessi
  • Paura di perdere il controllo o impazzire
  • Paura della morte
  • Sensazione di formicolio
  • Brividi o ondate di calore

Ebbene, parliamo di un attacco di panico, un periodo di paura così intenso da determinare un insieme di manifestazioni mentali e neurovegetative insolite ed estreme. Sembra durare un’eternità ma in realtà dura tra i due e i dieci minuti

Seconda del contesto in cui si verificano, gli attacchi di panico sono classificati:

  • attacchi di panico inaspettati, ( quelli che porta a uno stato di tensione e paura permanenti)
  • attacchi di panico circoscritti in base alla situazione ( in poche parole, sono quelli legati a determinati contesti di vita. La persona sa che in una certa situazione si verifica invariabilmente l’attacco di panico) e..
  • attacchi di panico incline alla situazione (si riferiscono al verificarsi di attacchi di panico in relazione a determinate situazioni di vita, la differenza tra questo tipo di attacco di panico e il tipo situazionale circoscritto è che in questo caso gli attacchi di panico non si verificano senza eccezioni in quella situazione. Ciò significa che a volte quando parla in pubblico, ad esempio, la persona può avere un attacco di panico, mentre altre volte può parlare in pubblico senza che l’attacco di panico sia presente).

È possibile prevenire un attacco di panico?

Si! Una delle tecniche che funziona davvero è: ” Impara a respirare…’’

Gli attacchi di panico sono causati da un accumulo di energia vitale che, quando non può scorrere liberamente, si accumula fino a esplodere. Le conseguenze purtroppo sono devastanti.

Adesso, fermati e… respira! Respira per davvero! Il tuo respiro non era corto, irregolare e superficiale? Quanta attenzione presti a come respiri? Beh, forse non ce ne rendiamo conto, ma lo stile con cui respiriamo ogni giorno mette seriamente alla prova la nostra salute!

Purtroppo, tra i sintomi di un attacco di panico vi è la difficoltà a respirare o una sensazione di soffocamento. Si tratta in genere di uno dei segnali che indicano l’approssimarsi di una crisi. Imparare a controllare la respirazione è fondamentale, può aiutare a prevenire gli attacchi di panico o, se già in corso, a ridurne l’agonia.

Imparare a respirare non rientra quasi mai nelle priorità di una persona. Eppure, il respiro è una di quelle attività automatiche che può essere controllata o meglio che deve essere controllata. Ricorda che è fondamentale non arrivare al punto in cui le energie si trovino tanto bloccate da esplodere. Impara a lasciare fluire l’energia vitale. Perché il fluire di questa energia, è proprio ciò che ci fa vivere, dandoci quotidianamente equilibrio e armonia. Invece, al contrario, non viverla la imprigiona, la comprime e la fa accumulare fino al punto in cui arrivano gli attacchi di panico proprio per “darle aria”. Quando accade vuol dire che si è arrivati a un punto di non ritorno e l’anima si ribella.

La libido non considerata e non convogliata, ha trovato un’altra uscita, apparendo sotto forma di attacco di panico in tutta la sua potenza caotica ma soprattutto destabilizzante.

Quindi, un paio di volte al giorno, prenditi una pausa da qualsiasi cosa tu stia facendo e… respira! Con un po’ di fortuna, col tempo svilupperai l’abitudine di respirare profondamente e correttamente e godrai di tutti i benefici di questo aspetto essenziale, ma a cui prestiamo così poca attenzione…

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti