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Agroecologia: come possono cambiare il mondo i contadini

A cura di Carla Cavicchini

Sabato 30 settembre alle 21 presso la sala del Basolato a ingresso libero e gratuito (piazza Mino, 24)

Come possono cambiare il mondo i contadini?

La conferenza della socio-economista 

Silvia Pérez-Vitoria a Fiesole

L’evento fa parte di “Fondamenti e pratiche dell’agro-ecologia contadina”, corso organizzato dall’associazione Centro Studi per la nuova agricoltura contadina: cinque giornate di studio tra teoria e pratica,  dedicate a un modello agricolo resiliente e sostenibile che è alla continua ricerca di soluzioni che mettano al centro la natura

Fiesole, 27 settembre – Sarà Silvia Pérez-Vitoria, socio-economista specializzata sui movimenti contadini alternativi nel mondo, la protagonista di una conferenza in programma sabato 30 settembrea Fiesole. L’evento, dal titolo “Come possono cambiare il mondo i contadini”, è parte integrante di “Fondamenti e pratiche dell’agro-ecologia contadina” il corso organizzato dall’associazione Centro Studi per la nuova agricoltura contadina che si svolgerà da sabato 30 settembre a mercoledì 4 ottobrerivolto a tutti, studenti, contadini o aspiranti tali che vogliano avvicinarsi alla natura e alla coltivazione con una approccio rigenerante (sala del Basolato, Piazza Mino, 24, a ingresso libero e gratuito).

Silvia Pérez-Vitoria concentra gran parte delle sue ricerche sui vari aspetti del mondo contadino e sulle caratteristiche che questo assume alle diverse latitudini del pianeta coltivando l’idea, a suo avviso non utopistica, di un ritorno alla terra in maniera più consapevole. A gennaio 2009 riceve il Premio Nonino per il suo libro “Il ritorno dei contadini” dove argomenta efficacemente la tesi della possibilità di una coltivazione intensiva ma rispettosa dell’ambiente pubblicando i dati raccolti durante le sue ricerche come sociologa in America Latina, in Francia, in Spagna e negli Stati Uniti dove tra l’altro realizza molti documentari. Attualmente vive e lavora a Parigi collaborando con la redazione de “L’ecologiste”, la prima rivista ecologista fondata nel 1970 da Edward Goldsmith e pubblicata in diverse lingue. È inoltre vice-presidente dell’associazione culturale La Ligne d’Horizon. La sua ultima pubblicazione è “Manifesto per un XXI secolo contadino”, del 2015.

Il percorso di cinque giornate di studio offre chiavi di lettura che cambieranno il modo come pensiamo e ci impegniamo nell’agricoltura. In consonanza con con le varie scuole di agricoltura ecologica, questo corso riunisce in modo interdisciplinare le conoscenze e le indicazioni per contribuire al processo evolutivo del terreno, contrastare il cambiamento climatico a livello locale e armonizzare i campi e i boschi negli equilibri ecologici. Il percorso prende spunto dagli studi di Gerard Ducerf sulle piante indicatrici, traducendo le intuizioni botaniche in risposte agronomiche. Rappresenta un’opportunità unica poiché coinvolge tutte le principali scuole di agricoltura ecologica.

Racconta Giannozzo Pucci, membro dell’associazione, direttore della Libreria Editrice Fiorentina e fondatore dei Quaderni d’Ontignano: “La transizione ecologica, sia materiale che culturale, comincia anche con l’aumento dei contadini ecologici. Questa espressione comprende tutte le forme di coltivazione che non dipendono dall’industria e non usano mezzi inquinanti, ma operano bonificando la terra come l’agricoltura biodinamica, biologica, naturale, perma-cultura, sinergica, sintropica“.

Tra i relatori di questa edizione la già citata Silvia Pérez-Vitoria, Dottore in economia, socio-economista, documentarista, autrice de “Il ritorno dei contadini” (Montebello d’oro 2008, Premio Nonino nel 2009);  Lilian Ceballos, Dottore in farmacologia e Biologia dell’evoluzione e ecologia. Specialista delle Simbiosi Favace/Rizobi, micorizze, attrattive naturali ausiliairie, Naturotapa.  Autore di: “Hildegarde et l’épeautre”;  Miguel Neau, Écologo-Botanico e agronomo del terreno, specialista della bio-indicazione dei suoli con le piante e delle pratiche in agro-ecologia contadina. Formatore professionale e perizie dei suoli; Nicolas Supiot, contadino-fornaio e allevatore agro- ecologista, co-fondatore della Rete Semi Contadini nel 2003 Perno della rete dei contadini fornai francesi. Contadino-ricercatore da 30 anni.

Il programma del corso 

La prima sessione del corso (sabato 30 settembre) si concentrerà sulla genesi del vivente, storia dell’agricoltura, avvento e pratica dell’agro-ecologia contadina. A seguire (alle 21): la conferenza “Come possono cambiare il mondo i contadini?”. Domenica 1 ottobre largo ai fondamentali dell’agro-ecologia contadina e a seguire una tavola rotonda sulle esperienze in fattorie in agro-ecologia contadina e riappropriazioni e innovazioni delle conoscenze e delle pratiche agricole.

La seconda sessione si concentrerà su fondamenti e pratica dell’agro-ecologia contadina. A seguire: la contestualizzazione sul podere di accoglienza (2 ottobre). Strumenti di valutazione e riflessione sulla pratica dell’agricoltura contadina. A seguire: Laboratori pratici: “Messa in pratica sul podere delle diagnosi agroecologiche ed ecologiche semplificate” (3 ottobre). Il corso si concluderà mercoledì 4 con altri strumenti di rigenerazione dei suoli con scambi e conversazioni sulla pratica dell’agro-ecologia contadina da parte degli stagisti nel podere, seguita da una discussione e lavoro in gruppo su casi particolari significativi dei contesti e delle fattorie degli stagisti, basati sui terreni del podere ospitante.

Gli organizzatori

Il corso è organizzato dall’associazione Centro studi per la nuova agricoltura contadina, sostenuto da  Associazione La Fierucola; Retecontadina; Atto Primo e LEF Libreria Editrice Fiorentina.

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