4 Maggio 2024, sabato
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Eleonora Lastrucci veste il Festival del Cinema di Venezia. E poi tutti a cena con Casanova!

A cura di Carla Cavicchini
Raggiante come una rosa di primo mattino con le sue belle gocce di rugiada, la
stilista internazionale Eleonora Lastrucci orgogliosamente pratese dal momento che
tiene tantissimo ai suoi natali, si muove come un colibrì tra la Toscana ed il Veneto
in occasione del Festival del Cinema di Venezia giunto quest’anno all’ottantesima
edizione.
“Si direi è obbligatorio dividermi tra il mio atelier e la città della Serenissima
rendendo tuttavia in primo piano l’evento del Premio Kinèo organizzato da
tantissimi anni da Rosetta Sannelli proprio all’interno del Festival del Cinema di
Venezia a cui partecipo attivamente dal momento che vesto buona parte di star
nazionali ed internazionali.”
Ci può dire qualche nome?
“Certo! Cominciamo da Hofit Golan con Alvaro Nunèz, Emma Della Benetta,
Eliza Oynus, Tarina Padel, Alessandra Repini con Arturo Artom, Emma
Lucille, la pianista Isabella Turso, Roberta d’Orsi ‘sfilante’ con il “Premio
Kineo, Antonella Salvucci, Tiziana Foschi, Marta Miniucchi, Caterina
Gabanella per ‘Genoma films’ dei fratelli Pisu, la talentuosa e giovanissima
Sara Ciocca, la regista e produttrice italiana, ‘fiorentina’ per l’esattezza Chiara
Tilesi che lavora in America e tante altre ancora. Buona parte di loro
‘impreziosite’ dai gioielli ‘Cornier 1757’, chiaramente tutte felici di mostrare i
loro abiti sul ‘Red-Carpet’ sotto i mille flash dei fotografi. Parliamo di donne
bellissime tanto d’essere ospitate a cene ed eventi in location di prestigiosissimi
palazzi veneziani.”
Quindi un buon lavoro d’immagine.
“Beh…sì, considerando tuttavia che dietro ad un abito da sera o da cerimonia,
vi sono a monte ore ed ore di lavoro con impegno non indifferente non solo mio,
ma anche da tutto il mio staff. Praticamente un buon biglietto da visita grazie
anche ai fotografi provenienti da ogni nazione che operano per giornali e
televisioni di grande, grandissimo spessore. “
In effetti le foto parlano chiaro riflettendo veri e propri capolavori come il lungo abito
paglierino magnificamente plissettato con tanto di cintura rosa-gioiello. Stupendo
quello rosso bordeaux con malizioso velo su decolletè , nonché quello azzurro-
turchese tempestato da ghirigori di brillanti. L’oro fa sempre la sua bella figura
stavolta presentato in ‘oro-antico’con spalla scoperta. Immancabili i sinuosi ‘V’ sulle
deliziose schiene, tra pizzi e macramè. Sofisticato ed essenziale l’abito da corpino
nero con gonna stampata black-white , magicamente rifinito da sensualissimi guanti
lunghi. Decisamente un vero e proprio abbaglio, tanto che per un momento ci è
sembrato di vedere la tenera e dolcissima Audrey Hepburn coi suoi bei occhioni da
cerbiatta. Non ‘passava’ poi inosservato l’abito lungo in rosso lamè col suo bello
spacco, seguito dal romantico ‘panna ‘ con deliziosi ‘svolazzi’ sopra le spalle. Di
gran effetto anche quello verde magnificamente avvitato con tanto di lurex,

accompagnato dall’altro interamente turchese quale inno di femminilità. Piacevole
anche quello nero nei suoi eleganti drappeggi e deliziosa infine Sara Ciocca
‘dentro’ il suo vestitino rosa pallido illuminato dai suoi occhi color smeraldo.
Beh…non a caso gli abiti della fashion designer Eleonora Lastrucci si riconoscono al
volo!
Ci può dire le sue impressioni generali in questi 10 giorni specialissimi ‘divisa’ tra il
Lido e Venezia?
“Ho assistito ad un parterre notevole apprezzando tantissimo Caterina Murino
madrina della ‘mostra’, tra l’altro, ex bond girl di “Casinò Royal”, girato sulla
saga di “Agente 007”. Vera e propria bellezza mediterranea d’estrema
semplicità e classe, ‘scivolata’ volutamente nelle acque della laguna.
Micaela Ramazzotti l’ho osservata sempre così bella, così solare. Ed ancora ho
apprezzato notevolmente l’omaggio fotografico nei saloni dell’Hotel Excelsior
voluto per Gina Lollobrigida ed Anna Magnani. Donne uniche, dotate d’un
carisma ineguagliabile. E concludo osservando meritatissimo il “Leone d’Oro
alla carriera per la regista Liliana Cavani . Novanta anni portati in grande
stile.“
Possiamo definire tale mostra vero e proprio tempio della 7° arte?
“Decisamente, ci vengo da molti anni , estate, inverno, per il carnevale, non
mancando mai d’alzare lo sguardo verso lo splendido “Ponte dei sospiri”.
Sussulto arrivato. A Venezia anche i ponti respirano. E poi tutti a cena con Casanova!’

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