16 Ottobre 2024, mercoledì
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Sale, meglio poco: La Dott.ssa Giusy Di Ruberto ci spiega il perché

A cura di Ionela Polinciuc

Dott.ssa. Di Ruberto, ci spiega l’importanza del sale nell’alimentazione? quanto e quale sale usare?

Sale, meglio poco. Il sale da cucina (cloruro di sodio) è un elemento molto importante della nostra dieta e assumerlo nelle giuste quantità è fondamentale per il corretto svolgimento di diversi processi fisiologici del nostro organismo. Favorisce l’equilibrio dei liquidi, ha azione battericida e, quello iodato, contribuisce a un buon funzionamento della tiroide. Ogni grammo di sale contiene 400 mg di sodio e 600 mg di cloro e, in particolare, il sodio (uno dei minerali presenti in quantità maggiore nel nostro organismo) si distribuisce nel sangue e nei tessuti osseo, connettivo e cartilagineo.
La sua azione è importante per il corretto passaggio dei fluidi e dei nutrienti attraverso le cellule, per la trasmissione degli impulsi nervosi e, ancora, le riserve di sodio nelle ossa consentono all’organismo di regolare, all’occorrenza, il PH sanguigno.
Spesso, però, il sale viene assunto in quantità eccessiva, con possibili rischi per la salute. Consumare troppo sale significa assumere sodio in eccesso e, dunque, richiamare nell’organismo una quantità di acqua superiore alla norma, che provoca ritenzione idrica e ipertensione arteriosa. In particolare, per coloro che hanno familiarità o predisposizione a determinate patologie, una quantità eccessiva di sodio figura tra i fattori di rischio per malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni. Il sodio in eccesso favorisce anche i tumori dello stomaco e l’osteoporosi, a causa dell’aumento di perdite di calcio attraverso le urine. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera che corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè.
Nel calcolo del consumo giornaliero complessivo va tenuto in considerazione anche il sodio presente negli alimenti e nelle bevande.
Esistono diversi tipi di sali alimentari in commercio; in particolar modo, il sale iodato è raccomandato dall’Oms e dal Ministero della salute italiano, perché, se assunto nelle dosi raccomandate, contribuisce a prevenire o colmare la carenza di iodio, che è largamente diffusa nella popolazione italiana.

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