Prima di tutto, ricordiamo che a partire dal 30 giugno 2022 tutti gli esercenti un’attività commerciale, inclusi i professionisti, sono obbligati ad accettare il pagamento con carta di credito, di debito o prepagata.
Chi non accetta il pagamento mediante pos rischia di incorrere in una sanzione amministrativa proporzionata al valore della transazione rifiutata.
Per la precisione, a chi rifiuta il pagamento con pos si applica una sanzione minima di 30 euro maggiorata del 4% in relazione al valore del pagamento digitale rifiutato.
Invece, se il tassista rifiuta categoricamente di accettare il pagamento col pos oppure simula un malfunzionamento del terminale, allora scatta la sanzione vista in precedenza: 30 euro più il 4% della transazione negata.
Lo stesso accade se il pos non funziona perché il titolare è stato negligente