5 Maggio 2024, domenica
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Cosa succede se non compilo il modulo TFR?


Prima di tutto, va specificato che al momento dell’assunzione, il dipendente è chiamato a scegliere la modalità di gestione del proprio TFR.
Al momento dell’assunzione, il datore di lavoro ha l’obbligo di informare il lavoratore sulle opzioni relative al TFR. Deve spiegare la possibilità di tenere il TFR in azienda o di conferirlo a un fondo di previdenza complementare.
Detto questo, ricordiamo che il datore di lavoro deve consegnare al lavoratore il modello TFR2, che dovrà essere riconsegnato entro sei mesi dalla data dell’assunzione, indicando la scelta effettuata.

Nel momento in cui un lavoratore non compila il TFR entro questi 6 mesi stabili dalla legge e dall’assunzione, il TFR verrà comunque devoluto alla previdenza complementare. In questo caso, il fondo di destinazione verrà individuato secondo criteri specifici individuati dal CCNL. Quindi, vale la regola del silenzio assenso.

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