13 Maggio 2024, lunedì
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Omaggio alla regista Tatiana Huezo al 64° Festival dei Popoli

Omaggio alla regista Tatiana Huezo al 64° Festival dei Popoli dal 4 al 12 novembre a Firenze.

A cura di Carla Cavicchini

L’autrice sarà presente a Firenze nei giorni del festival per presentare i propri film
e incontrare il pubblico in occasione di una masterclass. Il suo “El eco” è stato
premiato come Miglior documentario all’ultima Berlinale 2023

                                       
La regista Tatiana Huezo, tra le più importanti voci emergenti del cinema
internazionale dell’ultimo decennio, premiata all’ultimo Festival di Berlino con il
premio per il Miglior documentario per El eco (2023), sarà una delle ospiti
speciali della 64esima edizione del Festival dei Popoli, il festival
internazionale del film documentario, in programma a Firenze dal 4 al 12
novembre. La manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese, per la
direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia
Maci – presenta il meglio del cinema documentario mondiale in un programma
accompagnato da numerosi ospiti internazionali e nazionali.
 
Da quindici anni Tatiana Huezo racconta con passione l’anima profonda di un
paese bello e doloroso, pieno di ferite e di contraddizioni. La regista – nata a San
Salvador e poi trasferita a Città del Messico – sarà omaggiata da una
retrospettiva dei suoi lavori, la prima in Italia, e incontrerà il pubblico in
occasione di una masterclass.
Attiva principalmente in ambito documentario, ha esordito nel 2008 con Retrato
de familia ed è tornata nel proprio paese per filmare El lugar más pequeno (2011)
per poi affermarsi con il capolavoro Tempestad (2016), doloroso viaggio nella
memoria e nei luoghi delle donne scomparse nello Yucatan messicano. Il
successivo Prayers for the Stolen (2021), premiato con la menzione speciale
all’interno della sezione Un certain regard del Festival di Cannes, è un sensibile e
tormentato romanzo di formazione in cui alcune ragazze vivono la loro giovinezza
tra gioie e paure, in un contesto sociale e comunitario segnato dalla violenza dei
tanti rapimenti ad opera dei cartelli criminali. Il suo ultimo lavoro, El eco (2023), è
stato presentato al Festival di Berlino 2023, ricevendo il premio per la Miglior
regia della sezione Encounters e il Miglior documentario. Il film, che include anche
elementi di finzione, ritrae i bambini di un villaggio isolato “El Echo”, negli
altopiani messicani, dove questi si prendono cura dei loro anziani.
Ha spiegato il direttore artistico del Festival dei Popoli Alessandro
Stellino: “Si tratta di una regista che seguiamo fin dai suoi esordi e che con
pochissimi film all’attivo ha già raggiunto uno statuto di primo piano a livello
internazionale, come dimostra l’importante riconoscimento tributatole all’ultima
Berlinale. Il suo cinema è unico, politicamente consapevole e dal forte impianto
cinematografico, narrativo e lirico, affronta alcune tra le tematiche più
drammatiche della società messicana contemporanea traducendole in una visione
che non lascia mai indifferenti. Attraverso lo sguardo delle donne, a volte
bambine, racconta con profonda sensibilità un mondo mitico e ancestrale ma
anche i crinali più pericolosi oltre i quali a volte si sporge e si perde l’innocenza.

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