29 Marzo 2024, venerdì
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Testimoni di Geova e privacy: tutto quello che devi sapere

Sicuramente almeno una volta nella vita è capitato a tutti di sentire al citofono: ‘’ siamo i testimoni di Geova’’. Ebbene, ottime notizie arrivano dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo che ha appena emesso una sentenza con cui ha ritenuto che l’attività dei predicatori porta a porta è contraria al GDPR il regolamento europeo sulla privacy. Bisogna sapere che, il diritto all’autodeterminazione informativa è un concetto che permette alle persone di esercitare il loro diritto alla vita privata riguardo ai dati raccolti, trattati e diffusi collettivamente.

Da oggi in poi poi quindi i Testimoni di Geova, se desiderano svolgere la loro evangelizzazione al di fuori degli edifici di culto, dovranno avere il consenso informato degli interessati. Infatti, la legge parla chiaro: il solo suonare il campanello viola e il raccogliere i dati presso i domicili per archivi personali costituisce un illecito trattamento dei dati.

In poche parole, il 9 maggio la CEDU ha deciso il caso “Testimoni di Geova c. Finlandia” (ric. 31172/19) in cui si stabilisce che l’attività di predicazione porta a porta, senza il consenso informato delle persone interessate, comporta la creazione di un archivio di dati personali e viola il GDPR e il diritto alla privacy.

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