28 Marzo 2024, giovedì
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Inter, ad un passo da un sogno…

A cura di Luigi Rubino
Ai nerazzurri sarà sufficiente non perdere al ritorno con due gol di scarto. Davanti al proprio pubblico occorrerà la stessa grinta e tanta concentrazione per raggiungere la finale.
Inter ad un passo da sogno. La finale di Champions, dopo 13 anni dall’ultima edizione della Coppa dalla grandi orecchie vinta a Madrid contro il Bayern Monaco, è vicina. Basterà ancora un piccolo sforzo. Sarà sufficiente non perdere con due gol di scarto nella gara di ritorno del 16 maggio sempre al Meazza e il gioco è fatto. Eccellente, galattica, mai doma la tigre nerazzurra non ha esitato a mordere e mangiarsi subito il Milan in un derby risolto nei tre minuti, dall’ 8 all’ 11 del primo tempo da Dzeko e Calhanoglu.
Straordinaria soprattutto nella prima frazione di gioco, l’Inter, macinando chilometri, senza quasi mai fermarsi, ha messo subito alle corde l’altra armata di Milano, quella rossonera, che si è smarrita sotto i colpi micidiali dei nerazzurri e soprattutto dei suoi centrocampisti. Barella ha dato la carica. Lo hanno seguito Calhanoglu, autore di un drop da lontano che ha colpito il palo e Mkhitaryan che con qualità ed esperienza ed un gol realizzato con perfetto tempismo ha abbattuto gli avversari, facendo
esultare il popolo nerazzurro.
Per i nerazzurri, in verità il match poteva finire con un risultato più vistoso del 2 a 0 messo in saccoccia già nel primo tempo. Ad un rigore prima assegnato dall’arbitro ai nerazzurri per fallo in area alla mezz’ora del primo tempo su Lautaro e poi revocato dopo consulto Var, è seguito il tris sfiorato da Dzeko, ben servito da Bastoni in area di rigore davanti a Maignan, ad inizio del secondo tempo, quando i rossoneri per forza di cosa hanno spinto di più rispetto alla prima frazione di gioco.
L’Inter ha calato il ritmo e ha badato a gestire il match, correndo qualche rischio.
Tonali ha colpito un palo. Acerbi poi ci ha provato con un tiro centrale, seguito dalla ghiotta occasione di Gagliardini che entrato al 78’in sostituzione di Calhanoglu, ha perso l’attimo giusto per battere a rete e chiudere definitivamente la pratica qualificazione.

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