20 Aprile 2024, sabato
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In viaggio con le opere di ANTONIO SIGNORINI ”Attraverso’’

A cura di Carla Cavicchini

Antonio Signorini è un artista insolito. E piace proprio per questo, per il suo
modo semplice e raffinato, per l’arte tutta considerata vera e propria ragione
di vita, per quelle slanciate opere poste anche su basamenti – vien voglia di
coglierle – che stavolta presenta all’ Hotel Savoy di Firenze e che tanto
interessano il pubblico presente.
Nell’eleganza del proprio essere, lascia capire che la mirabilità artistica deve
essere vissuta, respirata, divenendo parte di noi stessi; non a caso viene
spontaneo anche a noi come insegnò anche il grande Mario Luzi: “L’arte
salverà il mondo.”
Nasce in Toscana – 1971 – e, benché cresca in una famiglia ove tale
espressione venga considerata tra le cose più importanti della vita – di
questo ne sarà sempre riconoscente al padre che con lui ha condiviso la
visita ai maggiori musei e siti archeologici europei – inizialmente si occupa di
tutt’altro dal momento che opera come imprenditore di moda e nel settore
degli investimenti immobiliari.
Durante un periodo trascorso in Inghilterra, forse inconsapevolmente, cresce
in lui una particolare attrazione per l’arte, quella che si fa e non solamente la
si ammira, bensì che si fa sempre più prepotente sino a convincerlo che
quella è la sua strada.
Inizia così un periodo di affinamento in quel di Firenze, per migliorare le
tecniche espressive, approfondendo così le sue conoscenze nella scultura in
bronzo e della ceramica. Allo stesso tempo continua le sue indagini sulle
antiche civiltà, avendo tuttavia come punto di riferimento l’età d’oro del
Rinascimento italiano.
Nel periodo londinese (2004) Signorini ha sviluppato la pratica della
‘StructuralArt’, un particolare metodo di lavoro che consiste nel realizzare
progetti architettonici destinati a città ove l’arte sia incorporata a tutti i livelli
all’interno degli edifici, che quindi acquistano anche un intrinseco maggior
valore.
L’abilità di Signorini consiste nel trasformare una semplice linea o superficie
piatta in uno spazio fisico tridimensionale dotato di un suo corpo e volume.
I risultati di tutto ciò sono le magnifiche sculture che possiamo ammirare
nelle principali città di tutto il mondo.
Giganteschi ‘Guerrieri’ dalle membra atletiche e fusiformi, in equilibrio
instabile nell’aria che li circonda, una poesia delle forme. Essi ci osservano
dalle principali piazze di ogni dove. L’artista è sì nato in Toscana, ma si sente
di casa in Europa, Asia, America e nel Medio Oriente.
Le sue sculture si offrono alla visione lungo strade, piazze, promenade,
senza la protezione-gabbia delle mura di un museo, o comunque di un
contenitore che ne ridurrebbe il messaggio sino ad annullarlo.

L’artista vive oggi a Dubai, luogo di grande ispirazione, ove coesistono siti
archeologici accanto a moderni e fantastici complessi architettonici di
recentissima costruzione. Un laboratorio perfetto per esplorare il rapporto tra
spazio urbano pubblico e privato.
I suoi ‘Cavalli volanti’ mostrano un equilibrio in continua lite con la gravità.
Le loro forme sinuose, sfuggenti , scattanti, catturano per un attimo la luce
per lanciarsi poi dentro d’ essa in un salto onirico che lascia noi a
confrontarci con la nostra realtà del quotidiano.


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