19 Aprile 2024, venerdì
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Bollette: ancora polemica

A cura di Ionela Polinciuc

Bollette: arriva un aggiornamento non proprio positivo per le famiglie italiane e per le piccole imprese. Purtroppo le bollette tornano a salire. Un aumento del 22,4% nel mese scorso, dopo tre cali consecutivi da gennaio a marzo. Le associazioni dei consumatori hanno accusano il governo di aver “provocato” gli aumenti, avendo ripristinato gli oneri che pesano sulle bollette del metano, così come prevede l’ultimo “decreto bollette”. Un caos mai visto, che mette in serie difficoltà i consumatori, soprattutto di questi tempi cosi difficili.

Al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa dell’Unione consumatori del 3 maggio 2023.

Bollette: Arera, +22,4% il gas

Bollette: Unc, colpa del Governo che ha rimesso oneri

Bolletta poteva scendere del 7,1%

Arrivata imposta da 309 euro

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° aprile 2023 la bollettadel gas sale del 22,4% nel mercato tutelato.

“Una pessima notizia per le famiglie italiane. Nonostante il calo del costo del gas nei mercati all’ingrosso, in Italia, per colpa della decisione del Governo di ripristinare parte degli oneri di sistema, il prezzo del gas, invece di scendere, sale. Senza la reintroduzione degli oneri ci sarebbe stato un abbassamento della bolletta del 7,1%. Una scelta pessima che comporta un’imposta implicita nascosta pari a 309 euro su base annua. Una decisione grave se si considera che, nonostante gli sconti fiscali tuttora in vigore, come l’Iva al 5%, le bollette restano ben più elevate rispetto ai tempi normali” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori

Secondo lo studio dell’Unc, se per una famiglia tipo in tutela il +22,4% significa spendere 235 euro in più su base annua, senza gli oneri vi sarebbe stato invece un risparmio pari a 75 su base annua. Inoltre la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) resta alta, 1283 euro, che sommati ai 641 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 1924 euro.

Infine, rispetto al 2020, ultimo anno normale, quando la spesa annua era pari a 975 euro, ora si pagano 308 euro in più, +31,6 per cento.

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