29 Marzo 2024, venerdì
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Quando dormire una notte intera diventa difficile

A cura di Marino Vincenzo

I disturbi del sonno sono comuni e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Nessun timore però, esistono molte opzioni disponibili per aiutare a diagnosticare e trattare questi generi di disturbi, tra cui una visita pneumologica. Prima però cerchiamo di capire meglio questo particolare tipo di patologia, di identificare i sintomi e quali strategie adottare per migliorare la qualità del riposo.

Consigli pratici per identificare i disturbi del sonno e recuperare le energie

I disturbi del sonno possono influenzare la vita in molti modi diversi. Svegliarsi spesso durante la notte, avere difficoltà ad addormentarsi o sentirsi stanchi ogni mattina, potrebbero essere tutti segnali che identificano un disturbo del sonno non occasionale.Invero la gamma di disturbi legati al sonno è ampia e va dall’insonnia, al russamento collegato alle apnee del sonno, disturbi del ritmo circadiano e molti altri. Identificare il sintomo esatto aiuta a trovare il trattamento più adeguato per recuperare il giusto ritmo sonno-veglia.Ma come si fa davvero a capire se si soffre di un chiaro disturbo del sonno?Tenere un diario, il cosiddetto diario del sonno, dove annotare ogni volta episodi notturni oppure eventi del giorno direttamente o indirettamente collegati al riposo notturno.Si tratta di uno stratagemma molto semplice ma che può rivelarsi davvero utile nell’individuare più precisamente il problema e soprattutto la causa.Cosa annotare nel diario del sonno?Innanzitutto l’ora in cui si addormenta, se e quanti episodi di risvegli notturni si verificano durante la notte, il numero di ore di sonno effettivo, come ci si sente al risveglio. Ma può essere molto utile annotare anche particolari eventi, ricorrenti oppure sporadici che accadano durante il giorno. Ad esempio: numero di caffè, te o alcolici consumati, sessioni di attività sportiva e l’orario in cui le si è svolte, farmaci, episodi di sonnolenza diurna o pisolini etc etc.Una volta messo tutto nero su bianco diventa più facile individuare degli schemi ricorrenti e quindi problemi derivanti da abitudini scorrette.Ma il diario è utile anche a capire se è il caso di fare un approfondimento ulteriore. Se infatti continuano a permanere dubbi sulla quantità e sulla qualità del proprio sonno, il consiglio è quello di rivolgersi subito al proprio medico, direttamente oppure attraverso una consulenza medica online. Il dottore potrebbe essere in grado di suggerire ulteriori test diagnostici, come un monitoraggio del sonno durante la notte, per identificare eventuali problemi nascosti. Oppure prescrivere una visita pneumologica per verificare eventuali legami tra una difficoltà respiratoria e i problemi del sonno. 

Svegliarsi stanchi ogni mattina? Ecco come i disturbi del sonno possono influenzare la vita

Come abbiamo detto, i disturbi del sonno possono avere un impatto significativo sulla vita delle persone che ne soffrono. La mancanza di sonno può:

influire sulla capacità di concentrarsi

aumentare il rischio di incidenti stradali

ridurre la produttività sul lavoro

influire sulla salute fisica, aumentando il rischio di obesità, diabete, malattie cardiache e altre patologie.Senza contare che i disturbi del sonno possono anche avere un impatto sulla salute mentale. La mancanza di sonno, infatti, può portare a:

un aumento del rischio di depressione, ansia e irritabilità

influire sulla qualità della vita e sulle relazioni personali, poiché la stanchezza può influire sulla capacità di comunicare e interagire con gli altri.Quindi, che si tratti di una conseguenza fisica oppure relazionale, chi soffre o crede di soffrire, di uno o più disturbi del sonno, deve rivolgersi prontamente a uno specialista. Solo così è possibile trovare un trattamento adeguato a ogni disturbo specifico. Il riposo adeguato è essenziale per la salute e il benessere generale, sia fisico che mentale.

Riposare bene la notte: una visita pneumologica può aiutare a dormire meglio

I soggetti che soffrono di un qualsiasi disturbo legato alla sfera del riposo, possono anche ricorrere a una visita pneumologica. Si tratta di una soluzione che potrebbe aiutare a diagnosticare, in modo corretto e rapido, il vero problema. Lo pneumologo può utilizzare test diagnostici come la polisonnografia per misurare il sonno e identificare eventuali disturbi. Una volta identificato il reale problema, il medico raccomanda, di conseguenza, il trattamento adeguato. Questo potrebbe includere anche la terapia del sonno, farmaci o altri interventi medici.La visita pneumologica può essere particolarmente utile per le persone che soffrono di apnea del sonno. Questa condizione è caratterizzata da pause nella respirazione durante il riposo notturno, che possono durare da pochi secondi a diversi minuti. Si tratta di pause causate da diversi fattori come, ad esempio, un blocco delle vie aeree o da un problema nel controllo dei muscoli della gola. La polisonnografia può rilevare questi pericolosi intervalli nella respirazione e il medico può così raccomandare il trattamento adeguato. In alcuni casi, i disturbi del sonno possono essere causati da problemi di salute preesistenti, come problemi alla tiroide o malattie cardiache. In questi casi, una visita dallo pneumologo può essere particolarmente importante per la diagnosi e il trattamento dei disturbi. Il medico, in casi specifici, lavora in collaborazione anche con altri specialisti al fine di garantire ai pazienti il trattamento adeguato a gestire la loro salute complessiva.La visita specialistica è un’opportunità per valutare lo stile di vita del paziente, e portare all’eliminazione di cattive abitudini che possono influire negativamente sulla qualità del sonno (come, ad esempio, il consumo di alcol o l’uso di sostanze stimolanti).

Sconfiggere l’insonnia e migliorare la qualità del sonno ritrovando tutte le energie

Un altro disturbo del sonno piuttosto comune è l’insonnia. Chi ne soffre ha, in realtà, molte strade da intraprendere per migliorare la qualità del proprio sonno. Tra queste, ad esempio, c’è quella che prevede la rieducazione a buone pratiche del sonno:

cercare di andare a letto alla stessa ora ogni giorno (inclusi i fine settimana) – questo aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano del corpo, rendendo più facile addormentarsi e mantenere il sonno durante la notte.

provare a svegliarsi sempre alla medesima ora ogni volta (anche nei giorni liberi dal lavoro) – così facendo ilcorpo prende l’abitudine a un determinato ritmo e diventa più facile addormentarsi la sera successiva.

porre attenzione all’attività fisica durante il giorno oppure svolta nelle ore serali. Le raccomandazioni più comuni sconsigliano di fare attività fisica intensa la sera perché aumenta i livelli di adrenalina e quindi ritarderebbe l’addormentamento. Tuttavia numerosi studi hanno dimostrato che fare sport può rappresentare un rimedio all’insonnia al pari di un farmaco. L’attività motoria anche a media-alta intensità riduce l’ansia e stanca a sufficienza da favorire il sonno. Infine alcuni esercizi leggeri, come lo yoga o la meditazione, aiutano il rilassamento e quindi il riposo.

evitare la caffeina prima di dormire – questa sostanza interferisce con la qualità del sonno. Inoltre, anche il consumo di alcol e di nicotina può avere effetti negativi sul riposo notturno e sulla salute generale.

creare un ambiente di sonno confortevole, fresco, buio e silenzioso – ciò significa scegliere un materasso e un cuscino comodi, utilizzare biancheria da letto fresca e pulita e mantenere la camera da letto al fresco. È utile anche ridurre la luce e il rumore, ad esempio utilizzando tende oscuranti o tappi per le orecchie. Se questi accorgimenti non dovessero funzionano o essere sufficienti, è meglio rivolgersi prontamente a uno specialista.

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