28 Marzo 2024, giovedì
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Sanità penitenziaria messa nel dimenticatoio?

A cura di Ionela Polinciuc

Situazione critica. Per quanto riguarda la riforma della sanità penitenziaria nel nostro Paese, ci sono più ombre che luci. Pochi spazi per detenuti disabili, poche cartelle cliniche informatizzato e carceri “psichiatrizzate”: Queste sono solo alcune delle “emergenze” sanitarie”. L’assistenza sanitaria alla popolazione detenuta è di competenza del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi sanitari regionali. Nella materialità della detenzione permangono sostanziali criticità che ostacolano una piena affermazione dell’equivalenza delle cure, principio cardine della riforma stessa.

Ebbene, al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa del Senatore Gianni Rosa, che si interessa in maniera ardua della situazione sanitaria nelle carceri in Basilicata.

” Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria, da due anni non viene convocato.
Lettera al Presidente della Regione per sollecitare un incontro. Sono due anni che l’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria, previsto dal DPCM 1 aprile 2008, nonché dall’accordo Stato-Regioni del 20 novembre 2008, in Basilicata non viene convocato. Ho scritto al Presidente della Regione per sollecitare un incontro.
L’Osservatorio è la sede interistituzionale, di cui fanno parte rappresentanti della
Regione, della Amministrazione penitenziaria e della Giustizia minorile e delle Aziende
Sanitarie Locali per la verifica dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali, che si occupa della tutela della salute dei detenuti e che coordina su tutto il territorio regionale questi interventi.
Alla medicina penitenziaria è affidato il compito della prevenzione, diagnosi, cura
e riabilitazione di persone che si già si trovano in uno stato di privazione della libertà.
Raccogliendo le preoccupazioni degli Agenti della Polizia penitenziaria, ho
sollecitato una rapida convocazione dell’Osservatorio.
Non è solo questione formale. L’erogazione di assistenza e cure per la salute dei
detenuti tutela concretamente la dignità dei detenuti e garantisce l’umanità della pena. Non possiamo permettere che, in Basilicata, non venga garantito un trattamento dignitoso a tutti i cittadini.”

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