29 Aprile 2024, lunedì
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Discoteche: cosa succede in caso di ingresso negato?

LE DISCOTECHE: LA MONDANITA’ DEL SECOLO …

La nascita della discoteca risale ai lontani anni ’70. Dapprima nata nel nuovo mondo
(Stati Uniti d’America), poi diffusasi su tutto il pianeta.
Questi locali (ad oggi ‘’solo notturni’’), sono aperti al pubblico indipendentemente
dalla fascia d’età, sesso, razza, etnia, orientamento politico, religione, disabilità
(lieve) ed aspetto fisico. Hanno facoltà di proporre serate libere o a tema e sono
talmente tanto gettonate, soprattutto dai giovanissimi, che quasi sempre formano
una ‘’coda’’ considerevole di persone, che aspettano all’esterno di potersi scatenare
in pista.
Cosa succede se ‘’malauguratamente’’, fosse negato l’accesso al singolo individuo? E
perché? Possono decidere di lasciar fuori qualcuno?
Vediamolo insieme.
La risposta a questo interrogativo è data dall’articolo 187: il TUILP (regolamento per
l’esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), secondo cui il
proprietario dello stabile, il gestore o un delegato può negare l’ingresso al pubblico
non adatto, pur che sia per legittimo motivo. La norma dice che: non si può
rifiutare la prestazione del proprio esercizio a chiunque la domandi e ne paghi il
prezzo. Quindi, potrebbero farlo solo in caso di sicurezza pubblica. Possono e
‘’devono’’ farlo, quando il buttafuori si accorge che il cliente nasconde armi,
sostanze stupefacenti ed in caso di stato di ebbrezza avanzato tanto da incitare risse
ingiustificate.
Il proprietario che, pur ricoprendo questo ruolo, mette a disposizione un esercizio
pubblico, non può fare di testa sua. Può al massimo, decidere di far seguire delle
linee guida per chi sceglie di godere del suo locale, come per esempio regole
interne dedite ad un certo tipo di abbigliamento. E’ esclusa, quindi, ogni ragione che
sia annessa al campo discriminatorio. In caso contrario, il discriminato può sporgere
denuncia presso il Comando di Polizia. Con questa azione, il proprietario rischia la
chiusura temporanea del locale e la sospensione della licenza.
Seri provvedimenti posso essere presi, anche in caso di ‘’abuso di potere’’ da parte
dei delegati che decidono di allontanare il cliente con la forza. Questo atto è
perseguibile legalmente per violenza privata con minacce o lesioni.
E’ illegale, inoltre, posizionare transenne davanti alla discoteca aventi sicuramente la
giustificazione di gestire la fila o per selezionare la clientela perché se non autorizzata, può comportare sanzioni amministrative con l’aggravante di
occupazione abusiva di suolo pubblico.

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