29 Marzo 2024, venerdì
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Intervista a Charley Vezza, direttore della storica azienda italiana Gufram

Intervista a Charley Vezza, direttore della storica azienda italiana Gufram. Il design radicale e il Made in Italy attraverso pezzi iconici che hanno fatto la storia come CACTUS Guframè considerato un marchio storico del design radicale, si colloca sul mercato come azienda di produzione di sedute e complementi d’arredo ed è nota per l’influenza avuta nel campo del disegno industriale e per aver contribuito a rivoluzionare l’estetica del mobile a partire dagli anni ’60. Gli oggetti scultorei presentano influenze di correnti artistiche come la pop art, l’arte concettuale, l’illusionismo, il naturalismo e il design moderno. 

Gufram: la storia 

Gufram nasce nel 1966 dai Fratelli Gugliermetto, influenzati agli inizi degli anni ’60 dall’avanguardia artistica presente a Torino e dalla sperimentazione architettonica radicale di quegli anni. La diffusione nel campo dell’arredamento del poliuretano e lo sviluppo del sistema di stampaggio a freddo dello stesso, permettono alla Gufram di avviare la produzione in serie di sedute con una nuova estetica che richiama la Pop art. A partire dal 1966 prende la direzione artistica Giuseppe Raimondi, i pezzi realizzati dall’azienda diventeranno iconici a tal punto da rientrare nelle più importanti collezioni di musei come: il Vitra Design Museum, la collezione permanente della Triennale di Milano, il Denver Art Museum, il Metropolitan Museum of Art di New York, al Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi e il Cooper-Hewitt National Design Museum. 

L’azienda nel 2012 è stata acquisita dall’imprenditrice Sandra VezzaCon la direzione artistica di Charley Vezza, Gufram ha vissuto un ambizioso rilancio attraverso una nuova linea commerciale e di comunicazione. Dopo l’acquisizione di Gufram da parte di Sandra Vezza l’imprenditrice insieme al figlio ha fondato il gruppo Italian Radical Design, che ha l’obiettivo di valorizzare marchi di design italiani caratterizzati da un approccio anticonformista. 

PRATONE. Design by Gufram 

Nuovi progetti in cantiere 

Proprio quest’anno al gruppo Italian Radical Design si è aggiunto lo storico collettivo di design Memphis Milano di Alberto Bianchi Albrici, marchio che lo scorso anno ha compiuto 40 anni e che annovera fra i suoi designer nomi come: Nathalie Du Pasquier e George Sowden, Andrea Branzi, Michael Graves, Arata Isozaki, Shiro Kuramata, Javier Mariscal, Alessandro Mendini, Marco Zanuso. Memphis Milano non sarà l’unica aggiunta al gruppo Italian Radical Design, la famiglia Vezza è alla ricerca di altri marchi che si sposino con i loro valori

Nella passata edizione della Design week milanese Gufram ha festeggiato il 5Oesimo anniversario del Cactus, e ho avuto il piacere di fare qualche domanda al direttore artistico Charley Vezza sulla sua esperienza e sulle prossime novità. 

Dal 2012 hai cominciato l’avventura in Gufram, con quale visione dirigi l’azienda e quali sono le tue aspirazioni/ispirazioni per il suo futuro? 

Il mio percorso in Gufram è iniziato quando avevo 25 anni, mia madre decise di acquistare l’azienda e di coinvolgermi nella sua gestione in ogni fase e ad ogni livello. Penso sia stata proprio questa la chiave di volta per me e per la mia crescita in Gufram. Gufram, sebbene avesse alle spalle una storia lunga 40 anni, rimaneva comunque una start-up, questo mi ha permesso fin da subito di avere modo di conoscerla in tutti gli aspetti e processi come ad esempio la logistica, la produzione ecc. E’ stata un’esperienza incredibile ed oggi posso dire di amare questo lavoro perchè racchiude tutte le mie passioni: creare la strategia, la filosofia con un brand che vuol dire allo stesso tempo tutto e il contrario di tutto. Le mie aspirazioni ed ispirazioni per il futuro di Gufram sono infinite, l’azienda come mi stimolava agli albori mi stimola ora e spero di poterla vedere “crescere” come lei ha fatto crescere me. 

MAGRITTA. Design by Gufram

Quest’anno CACTUS® ha compiuto i suoi 50 anni, come avete festeggiato questo evento? 

I 50 anni del CACTUS® sono stati festeggiati in molte occasioni. Abbiamo realizzato una mostra, CACTUSRAMA, nell’Impluvium di Triennale Milano durante la Milan Design Week dal 3 al 12 giugno. La mostra ha ospitato 12 edizioni del CACTUS®, tra le quali anche il CACTUS® realizzato per questa occasione ed in collaborazione con The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, offrendo una visione a 360° dello spirito anticonformista e del desiderio di andare oltre i limiti del design tipico di Gufram. Per coronare i festeggiamenti abbiamo organizzato La Festa del Cactus nel Giardino di Triennale Milano. Eh che dire è stata proprio una festa del Cactus! 

Gufram è conosciuta per l’iconico utilizzo del poliuretano nelle produzioni dei suoi prodotti, hai mai pensato di introdurre altri materiali? 

No assolutamente, il poliuretano è il nostro materiale originale, abbiamo provato a sperimentare altre cose ma non riusciamo a staccarci da lui. 

Come scegli i designer che entrano a far parte della famiglia Gufram? Si tratta di un “colpo di fulmine” o si basa su criteri specifici? 

Scelgo designer con una forte identità molto diversa dalla nostra, in modo da creare un crash, del resto gli opposti di attraggono. 

BOCCHE. Design by Gufram

Ci sono nuove collezioni in programma di cui ti piacerebbe parlarci? 

Mi piacerebbe molto poterti dire di più ma non posso. Sicuramente ci saranno delle sorprese. Mi piacerebbe vedere Gufram uscire dal mondo dell’arredo e fare una collezione di biscotti Gufram! 

Credi che il business sia più una questione di rapporti umani o di “finanza”? 

Credo sia un connubio delle due cose, senza rapporti umani e senza finanza difficilmente ci può essere business, nel nostro caso però ci deve essere anche passione e molto spirito radicale. 

Recentemente Memphis Milano entra a far parte del vostro gruppo Italian Radical Design, raccontaci come è nata questa unione, cosa ti ha fatto innamorare di Memphis e quali sono gli obbiettivi futuri? 

Siamo arrivati a rilevare Memphis Milano nel modo più naturale possibile. Alberto Bianchi Albrici ha gestito l’azienda come se fosse una figlia e oggi ha pensato che potessimo essere le persone giuste per portare avanti l’azienda. In un mondo di grandi gruppi e fondi, noi ragioniamo col cuore. Alberto ha capito che non volevamo acquistare Memphis per depauperarla o trasformarla. Italian Radical Design nasce con l’idea di individuare brand affini al nostro modo di intendere il design, come era già stato per Gufram, e creare un sistema sinergico di rivitalizzazione. Lavoreremo con rispetto e attenzione sul catalogo di Memphis Milano sviluppando sinergie con Gufram, anche se i due brand rimarranno sempre separati. 

BABYLONIA. Design by Gufram

Da quando avete rilevato Gufram avete rilanciato l’azienda a livello mondiale, quali sono i vostri clienti? Sono perlopiù esteri? 

Si e no, noi guardiamo molto a nuovi mercati, al di là della rete europea e americana, storico punto di riferimento, ci rivolgiamo anche ai mercati orientali. 

Immagino che probabilmente sia ancora Top Secret, oppure puoi già darci qualche anticipazione sui prossimi marchi che entreranno a far parte di Italian Radical Design? 

Posso solo dirti che l’acquisizione di Memphis Milano è stata la nostra prima acquisizione e ne siamo particolarmente orgogliosi, ora stiamo cercando altri marchi in linea con i nostri valori. 

C’è una domanda che mi piace fare alla fine delle mie interviste: dove trovi l’ispirazione? In un luogo fisico o in uno stato mentale? 

 Nella bellezza in tutte le sue forme.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

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