29 Marzo 2024, venerdì
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Michela Murgia a Firenze presenta “God Save the Queer. Catechismo femminista”

COMUNICATO STAMPA

Lunedì 21 novembre ore 18.30 al Teatro della Pergola

Michela Murgia a Firenze presenta “God Save the Queer. Catechismo femminista” per La città dei lettori

Un pamphlet audace, popolare e coltissimo che con lucida ironia spiega come sia possibile essere femministe e cattoliche al tempo stesso, appena uscito per Einaudi

Firenze, 18 novembre 2022 — Si può essere persone femministe e cattoliche al tempo stesso? Michela Murgia, cattolica, pensa di sì. Da questa riflessione nasce “God Save the Queer. Catechismo femminista” (Einaudi), pamphlet audace, popolare e coltissimo che la scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista presenterà a Firenze lunedì 21 novembre alle 18.30 presso il Saloncino del Teatro della Pergola (via della Pergola 30). L’iniziativa, nell’ambito degli incontri de La città dei lettori, il progetto a cura di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS, è in collaborazione con Teatro della Pergola. “Vorrei capire, da femminista – scrive la Murgia – se la fede cristiana sia davvero in contraddizione con il nostro desiderio di un mondo inclusivo e non patriarcale, o se invece non si possa mostrare addirittura un’alleata. Da cristiana confido nel fatto che anche la fede abbia bisogno della prospettiva femminista e queer, perché la rivelazione non sarà compiuta fino a quando a ogni singola persona non sarà offerta la possibilità di sentirsi addosso lo sguardo generativo di Dio mentre dichiara che quello che vede ‘è cosa buona’” (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.lacittadeilettori.it).

La questione di conciliare fede e queerness è quella che si pongono le persone credenti LGBTIAQ+ e chiunque debba fare compromessi tra la propria coscienza e i precetti dottrinari, per esempio in merito ad aborto, eutanasia, fecondazione assistita. Per rispondere è necessario capire quali aspetti della vita e della fede siano davvero in contraddizione, e soprattutto se certi insegnamenti non siano semplicemente un’eredità storica da ridiscutere ogni giorno alla luce del Vangelo e della propria intelligenza. D’altronde lo stesso Dio dei cristiani è contraddittorio: è divino ma anche umano, è uno ma anche trino, è onnipotente ma è morto in croce. Partendo dalla rilettura del Credo e attingendo alla propria esperienza personale – la sé bambina piena di dubbi, ma anche la nonna, la madre, la zia, le donne con le quali ha incontrato la fede – Michela Murgia fornisce gli strumenti per affrontare alcune di queste antinomie, e mostra come la pratica della soglia, che rigetta l’appartenenza a un unico recinto, sia una pratica cristologica. Accettarla come tale significa riconoscere che “il confine non ci circonda, ma ci attraversa, e che quel che avvertiamo come contraddizione è in realtà uno spazio fecondo di cui non abbiamo ancora compreso il potenziale vitale”.

Info: www.lacittadeilettori.it

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

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